di Pierluigi Ghiggini
13/5/2014 – In questi giorni politici, amministratori e redazioni di giornali hanno ricevuto, via mail o per posta ordinaria, un documento anonimo – molto ben dettagliato – in cui si affrontano due temi che hanno a che fare con la campagna elettorale: il voto degli immigrati alla primarie per il candidato sindaco di centro sinistra (che ha portato alla cacciata dell’assessore Franco Corradini, candidato lui stesso alle primarie) e presunte affinità di funzionari pubblici con personaggi ambigui o lambiti da procedimenti che hanno a che fare con il crimine organizzato.
Riferiamo la cosa per dovere di trasparenza, soprattutto perché i cittadini che andranno a votare il 25 Maggio hanno il diritto di sapere cosa è accaduto e sta accadendo nei sotterranei del mondo politico e istituzionale.
Tuttavia abbiamo anche il dovere di avvertire che le informazioni – peraltro dettagliatissime, segno che provengono da persone che hanno accesso a banche dati e a dossier – potrebbero essere imprecise o pilotate per colpire determinate persone a fini politici.
Noi abbiamo il dovere dalla trasparenza, altri quello di indagare per accertare i fatti. Certo è che se le notizie che circolano in città dovessero essere confermate, il terremoto politico sarebbe senza precedenti.
La nota fa il nome di un tutore dell’ordine che avrebbe telefonato da un interno della Questura di Reggio al presidente dell’associazioni dei cittadini albanesi “sconsigliandolo” di fare propaganda alle primarie del Partito Democratico per Franco Corradini, allora assessore comunale all’immigrazione e, quindi, ben conosciuto dai residenti stranieri.
Non solo: il documento, anonimo, si diffonde anche sulle presunte parentele e persino su presunti rapporti di vicinato fra detto tutore dell’ordine e un candidato alle elezioni comunali di Reggio Emilia, ricostruendole con puntiglio.
Fari puntati anche sull’amicizia con una nota famiglia imprenditoriale di Crotone i cui esponenti, indagati nel 2008 per associazione di stampo mafioso e condannati in primo grado, vennero successivamente assolti.
Non mancano riferimenti ad altre situazioni delicate relative al livello politico-amministrativo, in particolare a presunte relazioni pericolose.
E’ necessario fare la massima chiarezza da subito, se non altro per la dovuta tutela delle persone tirate in ballo.
carlo
13/05/2014 alle 19:06
Molto grave, se quanto si evidenzia fosse vero. E’ necessario, per contribuire a risanare la nostra società, che i fatti vengano allo scoperto perché i cittadini possano ripulirsi di una classe politica sempre più compromessa da intrecci pericolosi, pur di mantenere il potere. Senza di questo il malaffare e la mafia prendono sempre più il sopravvento ed inquinano anche le radici sane della popolazione. Se invece sono notizie diffamatorie, senza alcun fondamento, per la lotta politica in corso ,ciò è gravissimo e disonesto. Mi auguro che la verità esca quanto prima.
Tolomeo
13/05/2014 alle 19:57
E quindi? Un articolo che lancia il sasso con la manina ben nascosta. che un poliziotto avesse telefonato agli albanesi durante le primarie lo si sapeva, quindi non vedo lo “scoop”. Il resto è tuffa.
'Tuffa' loro.
14/05/2014 alle 08:47
Vedi Caro Ghiggio…oggi apprendiamo che oltre la fuffa e la truffa…esiste anche la ‘tuffa’.
Un vero scoop. 🙁
franca
14/05/2014 alle 08:53
Caro Tolomeo il tema non è la telefonata, cosa di suo già incredibile (ricordo che un poliziotto calabrese telefona a un albanese non incensurato)ma le relazioni dei politici locali con ambienti poco trasparenti. Su questo il giornale deve fare chiarezza e pubblicare i documenti!!
raspolitik
14/05/2014 alle 09:36
Del rio voleva MORTO franco (politicamente, s’intende) e ha fatto di tutto per ucciderlo. ora noi uccideremo politicamente lui. reggio andra’ al ballottaggio direttore. poi perdera’.
attonito
14/05/2014 alle 19:35
..ma che razza di articolo è questo??? Tutto fondato sui ma e sui se! Questo sarebbe diritto di informazione?? Di una lettera anonima tutta da verificare?? Se volete fare lo scoop fate nomi e cognomi dei protagonisti! Questi metodi del “gettare ombre e sospetti” a chi giova?? Ora vi farò arrivare centinaia di lettere anonime dettagliate di altri episodi…vediamo se li pubblicherete!
Pierluigi
14/05/2014 alle 21:13
Gentile Capitano, non facciamo nomi, e lo abbiamo già spiegato, proprio per non gettare fango. Nondimeno i cittadini hanno diritto di sapere cosa accade nella politica e nelle istituzioni . Ripeto che a mio parere su certe notizie dovrebbe indagare la magistratura.