20/5/2014 – Addio al conte Ugo Rangone, imprenditore, giornalista, studioso di storia e appassionato di agricoltura, esperto di aceti balsamici di livello internazionale, da sempre impegnato nella difesa dell’ambiente.
Rangone se n’è andato sabato mattina nella sua casa di corso Garibaldi a Reggio: aveva 80 anni. Lascia la moglie Francesca e le figlie Nicoletta e Barbara. I funerali sono stati celebrati in forma privata nella chiesa santuario dellaMadonna delle Nevi a Fellegara. Domani sera, alle 19, una messa in suffragio sarà celebrata nella cattedrale di Reggio Emilia.
Nel 2000 era diventato Gran Maestro e presidente della Confraternita dell’aceto balsamico tradizionale, prodotto che per lui non aveva segreti dal punto di vista storico come dei procedimenti. Grazie anche a lui, l’acetaia dimostrativa nella torre di Scandiano è diventata meta di visitatori e studiosi da tutto il mondo.
Aveva avviato una stretta collaborazione con gli Istituti di Microbiologia di Bologna e dell’Università di Modena e Reggio, sfociata in convegni e pubblicazioni scientifiche di alto livello, fondamentali per la conoscenza dei processi d’invecchiamento e della qualità dell’Aceto Balsamico Tradizionale.
Fra le sue opere scritte: i Quaderni di agricoltura della Provincia di Reggio, “Nero in tavola” insieme a Giovanna Giacobazzi, del 2008, e “Dall’Aquila estense al Tricolore – Donne, uomini e aceto nel ducato tra il 1796 al 1960”, sempre scritto a quattro mani con Giovanna Giacobazzi. Era accademico emerito dell’Accademia dei Georgofili di Firenze.
David Harvey
21/05/2014 alle 11:04
Avevo lavorato per il Conte Rangone per 6 anni dal 1990 al 1996 alla scuola di lingue “Benedict” in via Emilia. Lo ricordo con tanto affetto e simpatia. Era una bella persona. Mi aveva anche ospitato in corso Garibaldi per i miei primi anni in Italia.
Esprimo tutto il mio dolore e condoglianze alla sua bella famiglia…a Francesca, Nicoletta e Barbara.
Con affetto, David.