1/3/2014 – Il bilancio Iren ha un risultato positivo, ma la cosa soddisfa i cittadini? E’ la domanda sollevata nel silenzio quasi generale da Donatella Prampolini, candidata sindaco di Reggio dell’omonima Lista Civica, alleata con Forza Italia. «La risposta è no perché Iren – ha dichiarato la Prampolini a Rep – aumenta il proprio utile sulla nostra pelle».
«Nel nostro programma c’è un punto chiave relativo alla necessità di valutare i criteri di efficienza delle società partecipate del Comune, al fine di stabilire quali di queste siano eventualmente da dismettere. Attenzione: soddisfare i criteri di efficienza non significa solo chiudere i bilanci in positivo, ma anche essere convenienti per la cittadinanza, che di fatto è il vero azionista.
Per questo motivo il bilancio consuntivo 2013 di Iren, pubblicato recentemente, apre diversi punti di discussione. E’ indubbio che il risultato sia positivo, con un margine operativo lordo in crescita di 646 milioni di euro e un utile della gestione ordinaria in aumento di 133,8 milioni di euro (pari al +6,8%) ed un indebitamento in calo, ma da azionisti cittadini la cosa ci soddisfa?
Noi riteniamo di no – continua la Prampolini – perché sappiamo tutti che il 2013 è stato l’ennesimo anno di terribile crisi per le famiglie e le imprese. Il potere d’acquisto si è ulteriormente contratto, i costi incomprimibili costringono molti di noi a tagliare i costi variabili, compresi quelli sull’alimentare, mentre il maggiore fornitore di energia ed acqua, di cui noi cittadini siamo azionisti, aumenta il proprio utile sulla nostra pelle. Nei passaggi da Agac ad Enia, per poi arrivare all’attuale Iren, il servizio non è migliorato qualitativamente, infatti continuiamo ad avere gravissimi deficit strutturali con perdite importanti nel settore idrico, e nell’aumento della struttura dimensionale dell’azienda i fruitori del servizio anziché godere di un miglior rapporto qualità/prezzo, con un abbattimento dei costi, hanno continuato a subire un progressivo aumento delle bollette.
Ecco perché il risultato di Iren lascia l’amaro in bocca – conclude la Prampolini – Siamo sicuri che i manager ci spiegheranno che i numeri sono il frutto di un’ottima gestione, ma noi utenti sappiamo bene che quando arriva la bolletta le sorprese sono all’ordine del giorno. Noi cittadini siamo gli azionisti e abbiamo il diritto di chiedere efficienza, che in questo caso significa migliorare l’operatività con un unico obiettivo che non è quello di staccare dividendi più alti ma di abbassare le tariffe aiutando le famiglie che sono allo stremo delle forze».