[[ Il comune di Reggio scova evasioni per 7,5 milioni: un record. C’è anche un “povero” con 30 appartamenti

1/4/2014 – E’ senz’altro un segno di efficienza, ma anche del declino economico. Diciamo pure un vistoso allentamento della moralità fiscale dei reggiani. Reggio Emilia è il comune che dal 2008 al 2014 più di ogni altro nella regione ha totalizzato segnalazioni per evasioni accertate per 7,5 milioni di euro. Seguono Bologna con 5 miloni 170mila e Modena per 3 milioni 845 mila. Nella classifica dei virtuosi (nel senso del recupero delle tasse) compaiono anche Carpi (2 milioni 266 mila) e Casalgrande per 1 milione 47 mila euro di evasioni accertate.

I dati, diffusi dall’Agenzia delle Entrate, riguardano i 280 comuni che hanno aderito all’intesa fra Entrate e Anci Emilia-Romagna. In totale sono state accertate maggiori imposte per oltre 70 milioni di euro, con un record di segnalazioni relative al patrimonio immobiliare: solo per affitti in nero e rendite catastali sono state rilevate evasioni per una dozzina di milioni. Ben 4 mila 200 gli accertamenti eseguiti sui cosiddetti finti poveri (che hanno uno stile di vita ben superiore al reddito dichiarato), per un totale di 22,8 milioni in via di recupero.

Da sottolineare più volte il boom di accertamenti sui finti circoli, in realtà esercizi pubblici a tutto tondo, per un totale di evasioni a livello regionale di 8,8 milioni di euro, pari al 13% della cifra complessiva.

Da rilevare a Reggio il caso limite, sempre scovato dalla task force del Comune, della faccia di bronzo del proprietario di ben 30 immobili che per quattro anni non ha presentato la dichiarazione dei redditi: il fisco ha recuperato oltre 140 mila euro in corso di pagamento.

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