29/4/2014 – Un 45enne di origini campane, ma da tempo residente a Correggio, ieri mattina intorno alle 12 ha messo in atto un estremo gesto di protesta nella sede degli uffici dei servizi sociali del Comune: chiedeva che fossero aggiustate le finestre dell’abitazione popolare dove vive con la famiglia.
Non ha esitato ad entrare negli uffici con una bottiglia di benzina e un accendino minacciando di cospargersi il corpo e di darsi fuoco. Immediatamente sono stati contattati i Carabinieri della Stazione di Correggio che, giunti sul posto, hanno iniziato una lunga trattativa con l’uomo riuscendo, dopo un’ora circa, a farlo desistere dal gesto.
La scena apparsa ai carabinieri era inquietante: l’uomo teneva in una mano una bottiglia di plastica con della benzina e nell’altra un accendino. Minacciava di darsi alle fiamme in quanto – a suo modo di vedere – non gli veniva dato ascolto. A questo punto i Carabinieri hanno incominciato a “trattare” con l’uomo cercando di tranquillizzarlo e intanto si avvicinavano a lui. Il timore che potesse compiere l’insano gesto ha indotto i Carabinieri a scegliere la strada del dialogo. Un lungo dialogo fatto di comprensione e rassicurazione che ha tranquillizzato l’uomo che alla fine ha accolto l’invito dei militari desistendo da ulteriori intenti.
Alla base del gesto problematiche connesse ad infiltrazioni di acqua piovana dai serramenti dell’abitazione di edilizia popolare che rendono l’appartamento umido e malsano per la famiglia. L’uomo è stato poi denunciato dai Carabinieri di Correggio alla Procura reggiana per interruzione di pubblico servizio.