di Giacomo Giovannini*
7/4/2014 – Il caso della nuova coop di Baragalla è emblematico di un certo modo di fare politica che mischia la difesa di precisi interessi con una certa opposizione di facciata.
Il primo ottobre 2012 venne approvata l’ultima variante urbanistica che diede il via libera ai lavori.
In quella occasione non mancò il voto favorevole di Luca Vecchi che ha goduto di numerosi incarichi di coop nordest, sue partecipate e controllate dimostrando ben poca sensibilità al tema dei conflitti d’interesse.
La cronaca riporta poi che la voce contrariata della Prampolini si levò “solo” tre mesi e mezzo dopo, a giochi fatti.
E al di là della cronaca giornalistica, gli atti dicono che le osservazioni tecniche su presunti profili di illegittimità formulati dalla “battagliera” Donatella, non sono mai state seguite dalla presentazione di formali ricorsi al Tar.
Vecchi e Prampolini rappresentano quindi le due facce della stessa politica che noi vogliamo cambiare.
Già che ci sono vorrei chiedere al candidato della destra, da sempre favorevole al Vittoria Park salvo ripensamento finale, perché i suoi alleati di Forza Italia sono scappati dall’aula quando c’era da votare contro?
*capolista Progetto Reggio