24/4/2014 – Il Museo “Peppone e Don Camillo”, allestito nel Centro Culturale San Benedetto, oggi di proprietà del comune, è situato a pochi passi da Piazza Matteotti. È stato inaugurato il 16 aprile 1989 ed è frutto degli sforzi e dell’entusiasmo di un piccolo gruppo di cittadini brescellesi costituitisi nel “Club La Talpa”. Ora è gestito dalla Pro-Loco del paese. Oggi il museo vanta più di 50.00 visitatori all’anno. Ecco alcuni posti pubblicati su Facebook.
Non Solo Don Camillo: Sì, noi oggi festeggiamo tutti al Museo alle ore 18! Come tutti gli anni, è una tradizione. Ma quest’anno ha un valore particolare, e ovviamente, il protagonista della festa, come tutti gli anni, è Gianni Lai! L’amatissimo e indispensabile custode del museo.
Daniele Pasini: Chi adesso tira i fili al museo era contrario all’idea di realizzare il museo!
Allegri: “I fantastici 4” scatenarono un putiferio, in piazza c’è ancora il cartellone che indica la direzione per il Museo… ormai ridipinto 6/7 volte, Ricordo perfettamente mentre Cagnolati dipingeva il primo, l’ha fatto una settimana prima di inaugurare il museo.
Marco Cagnolati: Al 10° anniversario della fondazione Museo “Peppone e don Camillo” in sala Prampolini a Brescello, alla presenza di Tonino Cervi, Alberto e Carlotta Guareschi e tutte le autorità del paese e non solo… premiarono noi fondatori con le targhe che avete visto e proiettarono il video. CI DICEVANO: IL VOSTRO MUSEO DURERA’ TRE MESI . C’è tutto, anche l’arrivo del carro armato, il filmato lo abbiamo montato io ed Erminio a casa sua, con spezzoni di filmati di sua proprietà da lui selezionati e abbiamo messo le musiche di Claudio Morenghi. Dov’è finito il documentario?
l'immagine Vittorio
25/04/2014 alle 09:50
Caro Vittorio una volta eri bello e impetuoso.. oggi sei giallino e canuto, ma non per questo sufficientemente saggio.
Ma non ti importava la bellezza ?
Un altro che predica bene ma razzola male.
Claudia
22/05/2014 alle 13:16
Aveva appena fatto un incidente automobilistico(nota il braccio)poi il tempo passa per tutti e quindi anche la nostra bellezza sfiorisce.