Primarie che scottano: sabato i cinesi di Reggio hanno ricevuto un sms con l’invito a sostenere l’assessore all’Integrazione. Bufera per le presunte irregolarità al seggio numero 1: il procuratore Grandinetti ha aperto un’indagine conoscitiva. Stasera si riunisce la Commissione di garanzia. Replica sdegnata di Corradini: “Mi sono confrontato con gli stranieri, ma non ho dato soldi a nessuno. Denuncerò chi infanga la mia onorabilità”. E apre il capitolo dei “voti telefonici”
4/3/2014 – Dopo il fuoco di fila di accuse e richieste di dimissioni da assessore per il voto degli immigrati alle primarie, Franco Corradini oggi è passato al contrattacco, puntando il dito sui “voti telefonici” (una quarantina solo al seggio del Buco Magico), chiede chiarezza a “360 gradi” e annuncia azioni legali a tutela della propria onorabilità.
«Qualcuno tenta di infangare la mia onorabilità diffondendo in giro la voce secondo la quale io avrei cercato di comprare i voti alle primarie – scrive Corradini – Comunico che sono affermazioni totalmente false e prive di fondamento e che pertanto incaricherò un legale per presentare formale denuncia a tutela della mia onorabilità».
Corradini aggiunge: «Visto che oggi si radunerà la commissione di garanzia sul regolare svolgimento delle primarie, colgo l’occasione per ricordare -semmai qualcuno si dimenticasse – di spiegare il perché di tanti voti telefonici (ad esempio al centro sociale Buco Magico, dove ne sono stati fatti circa 40): erano tutti gravemente impossibilitati a partecipare? Si faccia chiarezza su tutto a 360 gradi».***
4/3/2014 – Fuoco incrociato sull’assessore Franco Corradini, dopo le irregolarità vere o presunte registrate nelle primarie del centrosinistra per il candidato sindaco al Comune di Reggio, in particolare al seggio numero 1, al centro sociale Catomes Tot, dove era concentrato il voto degli immigrati.
Primarie vinte da Luca Vecchi con circa il 60% dei voti mentre l’assessore alla Coesione e sicurezza sociale Corradini si è fermato a quota 22%. Il fatto è che le comunità degli immigrati hanno organizzato il voto, spingendosi, secondo alcuni, a offrire denaro e a rimborsare i due euro chiesti ai cittadini per partecipare al voto. Ad un certo punto domenica pomeriggio al Catomes Tot erano intervenuti i Carabinieri chiamati dal presidente del seggio.
Questa sera si riunisce la commissione di Garanzia delle primarie per valutare se ci siano state irregolarità, su richiesta di Luca Vecchi e di Sel che in vario modo accusano Corradini. Il quale a questo punto rischia seriamente la poltrona di assessore, perché l’affaire è diventato un’occasione per far fuori l’esponente riformista.
Qualcosa ha lasciato trapelare una dichiarazione del prosindaco Ugo Ferrari, secondo il quale «se ci sono responsabilità precise sono sicuro che chi di dovere farà piena luce».
Corradini però respinge sdegnosamente accuse e insinuazioni (“Non ho dato soldi a nessuno”), ma c’è stato chi ha organizzato in modo scientifico il voto all’interno di talune comunità.
UN SMS AI CINESI DI REGGIO: “ANDATE A VOTARE PER CORRADINI”
E’ il caso dei cinesi di Reggio, che sabato sera hanno ricevuto un sms con l’invito ad andare a votare per Corradini: «Corradini si preoccupa molto degli immigrati, coi cinesi è molto cordiale, e se sarà eletto si impegnerà per il benessere della nostra Reggio Emilia cinese». Il messaggio specificava che domenica a partire dalle 8,30 sarebbe stato disponibile un bus navetta davanti alle poste della stazione.
Il testo integrale del messaggio, in cinese e con la traduzione, è stato messo on line questa mattina dal giornale web 4minuti.it.
Lo riproduciamo di seguito.
Il testo integrale in cinese:
这个星期日Reggio Emilia ,PD党派选主席(90%以上=市长),外国移民都可参与,我们组织了中国人去参选,星期日早上8:30开始在火车站的邮电局集合,我们有专车接送,带上身份证和居留。(户口必须是Reggio emilia市内)这次选举我们华人要投票给CORRADlNl FRANCO先生,他关心移民事业,对我们华人十分友善,他的当选是我们Reggio emilia华人的福祉。
La traduzione:
“Questa domenica a Reggio Emilia si terranno le primarie del Pd per l’elezione del candidato sindaco, gli immigrati possono partecipare. Abbiamo organizzato il popolo cinese affinché partecipi alle primarie, che iniziano alle ore 8,30. Domenica mattina presso l’ufficio postale della stazione ferroviaria, abbiamo un bus navetta che porterà ai seggi. Ricordatevi di portare la carta d’identità e il permesso di soggiorno (i partecipanti devono essere del Comune di Reggio). In queste “elezioni” dobbiamo votare per Franco Corradini, un politico che si preoccupa degli immigrati, molto cordiale con i cinesi, che se sarà eletto si impegnerà per il benessere della nostra Reggio Emilia cinese”.
A far piena luce, quasi a rispondere in tempo reale a Ferrari, non saranno soltanto i garanti, ma anche la procura della Repubblica: lo stesso procuratore Grandinetti ha aperto un fascicolo al fine di appurare se al Catomes tot non siano stati compiuti reati: il faro è acceso in particolare sui due euro restituiti agli immigrati, sugli accompagnamenti al seggio, sulla regolarità nella presentazione dei documenti: molti immigrati avrebbero votato presentando la carta d’identità italiana valida, ma non – come previsto dal regolamento – il permesso di soggiorno.
Il più duro nella maggioranza è Matteo Sassi, candidato di Sel (circa il 15% dei voti) e assessore al Welfare, che minaccia di uscire dalla Giunta. Sempre a 4minuti. it ha dichiarato: «Ritengo che l’sms e, soprattutto, la circostanza che sia stato organizzato un bus navetta appositamente per i cittadini cinesi, rappresentino ulteriori elementi che devono indurre il Partito Democratico, e in primo luogo il legittimo candidato sindaco, ad assumere un’iniziativa politica forte: la città è indignata di fronte all’accaduto».
In precedenza aveva chiesto a Corradini di «chiedere scusa alla città e ammettere di aver superato il limite. Se non lo farà io non mi siederò mai più in un esecutivo di cui faccia parte anche lui».
La risposta di Corradini, altrettanto puntuta, non si è fatta attendere: «Che Sassi faccia comunella coi renziani lo si sapeva da tempo. Avevo già fatto presente agli organizzatori – rivela Corradini – che concentrare il voto degli immigrati con permesso di soggiorno in un solo seggio sarebbe stato problematico». «Sono orgoglioso – ha aggiunto – di aver contribuito a far votare tanti cittadini immigrati, come previsto dalle regole», ma «trovo offensive le accuse di chi dice che avrei dato adito a brogli. Io mi sono confrontato con gli stranieri informandoli che ci sarebbero stati due euro da pagare, ma non ho dato soldi a nessuno».
In questa bufera, continua a restare in ombra il dato politico fondamentale di queste primarie: il crollo verticale dei votanti nel comune di Reggio (6 mila 155) soprattutto in confronto alla elevata partecipazione registrata negli altri comuni. Segno di una sfiducia generalizzata, aggravata dal fatto che i candidati non hanno scaldato il cuore dei reggiani.
(Pierluigi Ghiggini)
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SFIDUCIA TOTALE
04/03/2014 alle 15:23
Correggo i meravigliosi giornalisti di REP.
SFIDUCIA non generalizzata ma TOTALE.
Ci piacerebbe sapere chi ha votato e perché ha votato.
L’opportunismo è sempre incinta e fa parti gemellari.
🙁