3/3/2014 – Quella del maggio di quest’anno sarà la nona ricorrenza. Dal 2006 un gruppo di persone (tra le quale diversi famigliari dei caduti) ha deciso, nonostante i tanti pareri contrari, di ricordare i 24 martiri di Cernaieto, uccisi nel 1945, a guerra finita, da un plotone partigiano a poche centinaia di metri dall’abitato di Trinità.
In nove anni sono cambiate molte cose, numerosi esponenti delle istituzioni sono passati da Cernaieto, compreso l’ex Vicepresidente della Camera dei deputati Pierluigi Castagnetti, per pregare sulla croce deposta in memoria dei giovani caduti.
“Il processo di pacificazione – afferma Filippi – è stato inaugurato, i simboli religiosi e laici posati in questi anni a Cernaieto sono diventati patrimonio delle nostre terre, della nostra storia, della nostra cultura. Cernaieto è divenuto un luogo di preghiera e giustizia come noi tutti auspicavamo fin dall’inizio, da quando abbiamo deciso di ricordare i 24 Caduti”.
Il “Comitato Vittime di Cernaieto” nei giorni scorsi, ha trasmesso richiesta formale di patrocinio non oneroso alla Presidente dell’Assemblea della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi, e al Sindaco del Comune di Casina, Gian Franco Rinaldi, con l’obiettivo di conferire alla cerimonia la stessa dignità che hanno le altre ricorrenze in ricordo dei caduti di guerra.
Paolo Viappiani, figlio di Paolina uccisa a Cernaieto all’età di ventidue anni, a nome del Comitato ha protocollato la richiesta ai due enti locali.
“Le nuove ricerche in ambito storico – aggiunge Filippi – hanno fatto emergere nuovi particolari sulla strage, anche grazie alla testimonianza diretta di Evaristo Fava (da pochi anni deceduto), sopravvissuto all’eccidio, fuggito ai suoi persecutori.
Le istituzioni devono considerare l’importanza di questo luogo in cui persero la vita 24 giovani, un tempo simbolo di prevaricazione e ingiustizia e oggi simbolo di misericordia ed equità. Nei confronti delle vittime, tra le quali tre donne e quattro adolescenti, è doveroso NON DIMENTICARE, affinché non si abbiano più a ripetere eventi tanto tragici. Quella di Cernaieto è una strage non meno grave di altre che vengono ricordate con gonfaloni e stendardi comunali”.
E’ di questi giorni la notizia di una nuova croce comparsa a Cernaieto, forse posizionata da un partigiano in segno di pentimento.
Fabio
28/11/2014 alle 13:29
Buongiorno passando per Cernaieto mi sono soffermato a leggere la lapide. Credo che ancora una volta non esistono ne vincitori ne vinti, la guerra l’abbiamo persa tutta!