12/3/2014 – Reggio Emilia è attraversata da una ventata di intolleranza religiosa e di “buonismo autoritario” che non ha precedenti. A finire nelle catacombe e non sono islamici o indu, come qualcuno potrebbe pensare, ma i cristiani. E che il problema sia particolarmente acuto proprio a Reggio lo dimostra l’attenzione riservata dai media nazionali al caso dei Vangeli sequestrati ai ragazzi in una scuola media reggiana. Il caso a quanto pare è inedito in Italia.
Ieri “Libero” ha pubblicato un articolo sotto il titolo “Eccessi del laicismo in Emilia: preside obbliga gli studenti a buttare il Vangelo nel cestino”, in cui la vicenda – rivelata dal consigliere regionale Forza Italia Fabio Filippi – viene messa in relazione sia al caso dell’insegnate di religione che ha rimbrottato una scolara perchè si era fatta il segno della croce al passaggio di un’ambulanza, sia al recentissimo spettacolo andato in onda nella sede dell’Assemblea legislativa regionale a Bologna, in cui il sangue di Cristo è stato accostato alle mestruazioni.
Come preannunciato, ieri Fabio Filippi ha depositato un’interpellanza in Regione sui Vangeli sequestrati su disposizione della dirigente di una scuola media della città del Tricolore. Alla fine di novembre un gruppo di volontari di una confessione cristiana si era presentato davanti alla scuola per distribuire gratuitamente ai ragazzi che entravano i volumetti con il Nuovo Testamento.
Però erano già pronte due bidelle con con due grossi sacchi della spazzatura, e gli studenti hanno dovuto gettare lì i volumetti, che poi sarebbero finiti nella raccolta differenziata. A quel punto i volontari hanno chiesto di parlare con la preside, e lei per tutta risposta ha chiamato la polizia: sul posto sono arrivate ben tre pattuglie, ma non era stato commesso alcun reato.
Pochi giorni più tardi, il 2 dicembre, è stata bloccata un’altra distribuzione dei Vangeli davanti all’istituto. Infine la preside ha diffuso una circolare con cui i ragazzi sono stati invitati a non accettare i testi sacri davanti all’istituto.
“Mi chiedo cosa sarebbe accaduto se anzichè i Vangeli, davanti alla scuola avessero distribuito il Corano o testi del buddismo. Probabilmente avremmo sentito parlare di integrazione culturale. L’intolleranza verso i cristiani – afferma il consigliere Filippi – a Reggio Emilia sta assumendo dimensioni preoccupanti. Stiamo assistendo ad un drammatico impoverimento del nostro patrimonio culturale, oltre che ad un tragico tradimento della missione educativa che è propria dei genitori e della scuola”.
Nell’atto ispettivo regionale l’esponente reggiano di Forza Italia chiede alla Giunta di fare ammenda: “Questo episodio rappresenta l’epifenomeno di un laicismo dilagante diffuso nella scuola pubblica reggiana o, peggio, regionale. Questa è l’integrazione che sostiene la sinistra? Questa è la scuola che vuole la sinistra?”.
A fine gennaio, come detto, ancora il consigliere Filippi aveva affrontato un altro caso di intolleranza anticristiana: un insegnante di religione, sempre a Reggio Emilia, aveva redarguito un’alunna di terza media, perché avrebbe istintivamente fatto il segno della croce al rumore delle sirene di un’autoambulanza, e a detta del professore il gesto avrebbe potuto “offendere ragazzi che credono in altre religioni”.
“La Regione – conclude Filippi – ha il dovere di intervenire, la libertà di pensiero e la libertà religiosa sono alla base della nostra storia. E’ tutelata attraverso la Costituzioni e, in sede internazionale, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani firmata all’ONU. Non lasceremo che i nostri diritti ci vengano negati, che le nostre tradizioni e i nostri valori vengano cancellati”.
Gong
13/03/2014 alle 10:15
“Modello” Pisapia. 🙁
-‘Benvenuti islamici’ perché a noi retorici populisti ci CONVIENE.
Per noi si sa… la CONVENIENZA è tutto.
(Tanto i conti in Svizzera non li hanno ancora tassati e NOI ormai da tempo portiamo tutto lì, e a Londra)…