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“Comune trasformato in un porcaio”. Grillini durissimi sul caos primarie

5/3/2014 – «Una lotta fra bande che infanga l’Istituzione e che paralizza il governo della città già da mesi. Il comune trasformato in un porcaio dal Pd e da Sel». Usa toni durissimi il Movimento 5 Stelle, attraverso il consigliere comunale Matteo Olivieri, a proposito delle primarie del centro-sinistra affondate nel caos del seggio n.1 e soprattutto nella richiesta formale di dimissioni di Franco Corradini avanzata da Matteo Sassi, altro assessore candidato alle primarie.

Scrive fra l’altro Olivieri: «Con la richiesta motivata e scritta che vuole inviare Sassi al Sindaco Vicario si violerebbero i principi di almeno 3 articoli dello Statuto comunale. Facciano un giro di telefonate ed evitino lo scempio».

«La città attraversa la più grave crisi sociale ed economica del dopoguerra – afferma il consigliere (uscente) dei Cinquestelle – e da mesi l’attività degli organi politici è paralizzata dalle primarie del PD e di SEL, fino agli ultimi sviluppi con le polemiche sulla regolarità del voto. A questa competizione estenuante hanno partecipato due membri della Giunta e il capogruppo di maggioranza».  Il tutto «con organi formalmente decaduti in attesa di nuove elezioni dall’abbandono di Delrio».

«E’ già irresponsabile tenere questo atteggiamento in un momento di così grave crisi economica e sociale, e non ci stupisce da parte di chi da decenni non governa, ma comanda a suo piacimento la cosa pubblica. Però a tutto c’è un limite. Non si vuole entrare nella questione delle primarie del PD e di SEL, ogni forza politica ha i suoi problemi, ma li deve risolvere nelle apposite sedi senza trasformare in un porcaio l’Istituzione che presiede».

«Pare però che l’assessore al Welfare Sassi voglia lanciare un ultimatum per le dimissioni di un altro Assessore, Corradini, sulla base di questioni emerse presso associazioni private chiamate PD e chiamate SEL – continua il pentastellato Olivieri -. Se passasse questa logica, ipoteticamente Sassi potrebbe lamentarsi del fatto che Corradini lo ha colpito agli stinchi durante la partita tra scapoli e ammogliati, o che Corradini è un fan dei Bee Gees, chiedendone le dimissioni. Ma dove siamo, al bar sport? E’ questo il loro rispetto delle istituzioni?».

«Tali problemi potrebbero motivare le dimissioni in prima persona di Sassi, ma non possono in alcun modo costituire il contenuto di una lettera spedita da un Assessore a un Sindaco Vicario, che ha in prima persona la facoltà di togliere le deleghe per mancata fiducia verso un membro della Giunta. Sarebbe un’inaccettabile sconfinamento di questioni private nell’amministrazione pubblica. A meno che Sassi non voglia affermare che Corradini ha in qualche modo usato la sua posizione di Assessore alla sicurezza per portare gli immigrati al seggio, sfruttando cioè un ruolo istituzionale per questioni private. In quel caso però si deve assumere le responsabilità di quello che sostiene».

Diversamente  la commistione tra questioni riguardanti il Comune e quelle relative ad un’associazione «violerebbe i principi di almeno 3 articoli dello Statuto comunale».

Olivieri cita «l’articolo 6, che si ispira alla Carta Europea della Autonomie locali, secondo cui le collettività locali hanno, nell’ambito della legge, ogni più ampia facoltà di prendere iniziative proprie per qualsiasi questione che non esuli dalla loro competenza o sia assegnata ad un’altra autorità. E i problemi del PD e di SEL esulano ampiamente;
l’articolo 12 comma m, che promuove l’associazionismo ma in alcun modo prevede l’ingerenza del Comune nella vita delle associazioni private, e viceversa; 
l’articolo 31, che tra le competenze della Giunta non prevede disquisizioni sui quanto accade nei seggi del PD e di SEL».

La conclusione? «Sassi è liberissimo di esprimere pubblicamente le sue posizioni, di chiamare il segretario di un’associazione privata come il PD affinchè convinca Ugo Ferrari a sfiduciare Corradini, ma non può trasformare le primarie del PD e di SEL in argomento di Giunta, a meno che non ritenga che il ruolo di Corradini come Assessore alla sicurezza sia in conflitto con un’attività privata di Partito. Basta con questo porcaio!».

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