Multe a raffica nella Ztl: il Comune cerca accordi coi cittadini dopo gli annullamenti del Giudice di pace

24/3/2014 La Giunta comunale ha approvato, su proposta dell’assessore al Bilancio Filomena De Sciscio, alcune direttive, rivolte all’Avvocatura comunale, per la composizione bonaria di vertenze giudiziarie tra Comune e cittadini di Reggio Emilia, riguardo a verbali per infrazioni nella Zona a traffico limitato (Ztl) della città. Si tratta in particolare dei contenziosi nati dalla contestazione di multe “a raffica”, elevate attraverso i Varchi elettronici (cosiddetti Vigili elettronici) a quegli automobilisti che sono entrati in Ztl con il permesso scaduto.

Sono i casi di cosiddetto sanzionamento multiplo, che ha riguardato soprattutto i residenti: un fenomeno del tutto superato dal 3 marzo scorso, giorno di entrata in vigore della nuova regola, approvata dalla stessa Giunta, per cui il permesso di transito in Ztl per i residenti è a tempo illimitato, non deve essere più rinnovato e ha quale unica condizione il risiedere appunto entro il perimetro della Ztl.

Restano aperti appunto quei casi di “sanzionamento multiplo” per mancato rinnovo del permesso nonostante alla scadenza del titolo-permesso fosse stata inviata, da parte della Polizia municipale, una apposita comunicazione: spesso il residente, pur ricevendo la comunicazione, si dimenticava di rinnovare il titolo-permesso. Dalla scadenza del permesso all’arrivo della prima multa (che faceva scattare l’attenzione dell’automobilista), il residente passava dai varchi un certo numero di volte senza permesso valido, accumulando multe.

Per questi casi aperti – per i quali il Giudice di pace ha accolto il ricorso contro le contravvenzioni presentato in primo grado dai cittadini, sentenza poi impugnata in appello dal Comune – la Giunta ha appunto dato mandato all’Avvocatura comunale di conciliare e transigere tali controversie, ad alcune condizioni: istruito l’appello, la transazione successiva dovrà avere ad oggetto permessi dei residenti nelle Ztl scaduti ma successivamente rinnovati dal titolare; il Giudice di pace deve aver annullato i verbali “sulla scorta dei principi di buona fede e/o continuazione”.

Le direttive della Giunta sono state formulate in considerazione di alcuni aspetti: accade sempre più di frequente che i cittadini residenti nella Ztl, che si vedono notificare l’atto di appello dal Comune, avanzino a quest’ultimo un’istanza di composizione bonaria del contenzioso per porre termine alla vicenda giudiziaria; inoltre, non si intende aggravare ulteriormente la posizione economica del richiedente citato in appello (spesso destinatario di una molteplicità di verbali per migliaia di euro), poiché un giudizio civile lo vedrebbe esposto ad un aggravio di spese, in una fase economica generale particolarmente complessa.

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