2/3/2014 – Una voce si è levata all’interno del Pd, alla vigilia delle primarie, sulla vicenda dell’appalto per la ristrutturazione della scuola Allende assegnato dal comune nel 2009 alla ditta di Paolo Delrio, cugino dell’allora sindaco di Reggio Graziano Delrio. Franco Corradini, candidato alle primarie del centrosinistra, ha preso posizione definendo “inopportuno” tutto quanto è accaduto, soprattutto in relazione al fatto che la moglie del cugino di Delrio è una funzionaria del comune dell’ufficio appalti. Corradini ha tracciato un parallelo con il ruolo di dirigente Pianificazione e urbanistica dell’architetto Magnani, “vicenda che ho sempre ritenuto quanto mai inopportuna”.
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1/3/2014 – Il caso dell’appalto per la ristrutturazione della scuola Allende assegnato nel 2009 dal comune di Reggio Emilia alla ditta di Paolo Delrio, cugino dell’allora sindaco di Reggio Graziano Delrio (oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e braccio destro del premier Renzi) fa tremare palazzo Civico e crea non pochi pensieri all’amministrazione in via di esaurimento guidata dal prosindaco Ugo Ferrari.
Qualche grattacapo lo provoca anche al candidato numero uno alle primarie di centro sinistra (si vota domani 2 marzo), il capogruppo Pd Luca Vecchi, legato al governo cittadino non solo politicamente ma anche personalmente, in quanto marito della dirigente del settore edilizia, una delle figure principali della burocrazia comunale.
Il comune, attraverso una nota ripassata parola per parola dallo stesso Ferrari (e forse anche a Roma) ha replicato con toni stizziti e burocratici all’inchiesta di Marco Lillo pubblicata ieri dal Fatto Quotidiano: il titolo non ammette repliche (“PROCEDURE REGOLARI E TRASPARENTI, NESSUN COINVOLGIMENTO DELL’ALLORA SINDACO GRAZIANO DELRIO), tuttavia il testo tradisce un notevole quanto inevitabile imbarazzo.
Nel suo racconto, Il Fatto ha rivelato anche un particolare noto solo a pochi in città: la moglie di Paolo Delrio, cugino di Graziano, è la dirigente comunale Enrica Montanari. All’epoca dell’appalto la Montanari era socia accomandante della ditta del marito, ma al tempo stesso era, ed è, funzionaria del servizio Appalti e Contratti del comune di Reggio. Vale a dire lo stesso ufficio che si è occupato della gara e dell’assegnazione dell’appalto alla società di Paolo Delrio (di cui la funzionaria è socia e moglie).
In proposito il Comune prima afferma che l’appalto è stato bandito dall’istituzione Scuole e Nidi per l’Infanzia (come se non fosse del Comune di Reggio), poi che “la procedura si svolse con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia, dato che l’Istituzione è parte di questo ente”. Infine ammette testualmente che “la dottoressa Enrica Montanari, funzionaria del Servizio Appalti e Contratti del Comune di Reggio, coniuge di Paolo Del Rio, ha avuto un ruolo d’ufficio minimale, non si è occupata dell’invito alle ditte e non ha partecipato ai lavori della commissione”. Ha dovuto confermare il ruolo della Montanari (moglie del cugino dell’ex sindaco) all’interno della macchina comunale, in particolare nel delicato settore degli appalti.
Va da sé che tutti hanno diritto di lavorare, e che essere parente di un amministratore, di un politico o di un burocrate non può tradursi in una discriminazione alla rovescia. Ma è arduo convincere l’opinione pubblica che in Comune nessuno conoscesse questa situazione, e che lo stesso sindaco non sapesse – se non altro da chiacchiere in famiglia – che la funzionaria del servizio Appalti era la moglie di suo cugino.
Insomma, il caso è diventato almeno politicamente scottante.
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Di seguito il testo integrale del comunicato del Comune di Reggio
«APPALTO 2009 AMPLIAMENTO SCUOLA ALLENDE – PROCEDURE REGOLARI E TRASPARENTI, NESSUN COINVOLGIMENTO DELL’ALLORA SINDACO DELRIO
Contrariamente a quanto lascia intendere – introducendo una grave insinuazione e un fumus fuorviante rispetto alla realtà dei fatti – il titolo in prima pagina, apparso su il Fatto Quotidiano, Graziano Delrio, già sindaco di Reggio Emilia, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, non ha avuto alcun ruolo nell’assegnazione di un appalto per lavori di ampliamento e ristrutturazione della scuola d’infanzia Allende di Reggio Emilia alla ditta Del Rio Bonfiglio & Figli sas (oggi in liquidazione), appartenuta a Paolo Del Rio.
Il sindaco di un Comune, in tal caso l’allora sindaco Delrio, non si occupa, non si è occupato e non ha alcuna competenza in materia d’appalti.
La gara d’appalto per i lavori alla Allende, a cui si fa riferimento nell’articolo apparso sullo stesso quotidiano, è stata bandita dall’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia ed è stata svolta il 5 giugno 2009; l’aggiudicazione è avvenuta il 24 giugno dello stesso anno, per un importo posto a base di gara pari a 152.583,42 euro, oltre IVA.
La migliore offerta è stata quella presentata dalla ditta Del Rio Bonfiglio & Figli e tale scelta è avvenuta a giudizio della commissione deputata a valutare le offerte.
Per la aggiudicazione della gara, è stata svolta una procedura negoziata, modalità prevista dalla legge, che comporta l’invito di società. In tal caso le imprese edili invitate furono 20, cioè un numero oltremodo congruo, in quanto la legge prevede un numero decisamente inferiore per la regolarità della gara, vale a dire cinque ditte invitate.
La procedura si svolse con la collaborazione del Comune di Reggio Emilia, dato che l’Istituzione è parte di questo ente.
La dottoressa Enrica Montanari, funzionaria del Servizio Appalti e Contratti del Comune di Reggio, coniuge di Paolo Del Rio, ha avuto un ruolo d’ufficio minimale, non si è occupata dell’invito alle ditte e non ha partecipato ai lavori della commissione.
Il Comune ha incaricato i propri legali di valutare se i contenuti dell’articolo siano tali da ledere l’immagine e l’onorabilità dell’Amministrazione stessa».
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Ivaldo
01/03/2014 alle 17:50
Oramai è noto a tutti che Delrio nei suoi interventi, anche come neo Sottosegretario alla Presidenza, sia un po’ distratto.
Anche il giorno del passaggio di consegne tra Letta e Renzi a proposito del gelo tra i due, Delrio (che si trovava a fianco di Renzi) ha così risposto ai giornalisti: “Davvero? Non me ne sono accorto”.