24/3/2014 – Prende una brutta piega il post-primarie del centro-sinistra: dopo l’ingiustificato massacro di Franco Corradini, che ci ha pure rimesso il posto di assessore all’immigrazione, ora salta fuori che qualcuno non ha esitato a mettere di mezzo il nome della polizia, pure di fare la guerra all’oppositore di Luca Vecchi nel Pd.
Una vicenda che ha costretto il Questore ad aprire un’inchiesta interna per capire cosa sia effettivamente accaduto, anche se l’istituzione non c’entra proprio niente. Fatto sta che qualche giorno prima delle primarie che a Reggio – pur in un crollo di partecipazione senza precedenti – hanno incoronato candidato sindaco Luca Vecchi, qualcuno ha telefonato al presidente dell’associazione culturale albanese Aquila, il signor Klodian Cami, e spacciandosi per poliziotto (anzi “della Digos“) ha vivamente sconsigliato la comunità albanese di fare propaganda nelle primarie.
La vicenda era saltata fuori nel corso di un incontro con l’ex assessore Corradini, impegnato in quel momento in una dura campagna in cui non solo ha criticato apertamente alcune scelte dell’amministrazione (come il park Vittoria) ma non ha avuto paura di affrontare pubblicamente il tema dei parenti in Comune: “Se sarò sindaco – ha detto – io non farò come Delrio». Frase che gli è costata cara. Secondo alcuni, la defenestrazione dalla Giunta sarebbe avvenuta dopo un intervento da Roma.
Dunque, nella riunione con alcuni esponenti della comunità albanese, Klodian Cami gli ha appunto parlato della strana telefonata, consegnando a Corradini un numero telefonico.
In una dichiarazione di stamani al Carlino Reggio l’ex assessore precisa di aver chiamato la Digos: “Mi hanno detto subito che era impossibile che il numero riguardasse loro, perché non corrispondeva a nessuna utenza a loro carico. Però hanno detto che avrebbero fatto le verifiche necessarie… Io non credo proprio che le forze dell’ordine possano aver svolto un ruolo diretto in questa vicenda. Dico però che se dovesse essere accertato che la telefonata è stata effettivamente fatta da un poliziotto, sia pure a titolo personale, spacciandosi come rappresentante della Questura, questo è un fatto molto grave. Sul quale è giusto fare piena luce».
Ora si attende l’apertura di un’inchiesta interna anche da parte del Pd, e si attende di conoscere la posizione del segretario provinciale. Ma, ovvio, ciò che preme di più è sapere chi è il misterioso telefonista, chi lo ha ispirato e quante chiamate del genere sono state fatte contro Corradini.
insider
24/03/2014 alle 17:01
Io un’idea ce l’ho….andate a scandagliare fra gli ex politici di primo piano legati all’Albania. Ne troverete uno solo.
Alba Chiara
25/03/2014 alle 18:42
……Non ti metti mai niente che possa attirare attenzione attenzione …
un particolare solo per farti GUARDAREEE!!