26/3/2014 – Ora la Procura di Reggio conosce anche il nome del poliziotto che a pochi giorni dalle primarie del centro sinistra aveva telefonato a due esponenti della comunità albanese “sconsigliandoli” di fare propaganda politica.
Un intervento, con tutta evidenza, diretto a ostacolare la campagna del candidato Franco Corradini, ex assessore alla Coesione Sociale, poi cacciato dalla Giunta a seguito di un diktat, ha dichiarato lo stesso Corradini, “arrivato da Roma”. Il responsabile è stato individuato dalla Digos, incaricata delle indagini dal procuratore Grandinetti.
Questo agente, a quanto si sa, ha compiuto le due telefonate (ma sono le uniche?) fuori dagli uffici della Questura. Secondo quando ha scritto il Carlino Reggio, ora sarebbe stato trasferito ad altro servizio, su disposizione del Questore che subito dopo le rivelazioni aveva ordinato un’inchiesta interna.
Il Procuratore ha aperto un fascicolo, ma prima di iscrivere qualcuno nel registro degli indagati si dovrà verificare cos’ha detto veramente il poliziotto. Il grosso del lavoro è solo cominciato, perchè il problema resta aperto: l’agente ha agito di testa sua o è stato ispirato autorevolmente da qualcuno? E, nel caso, chi è il mandante?