Festa Donna con premio alle “reggiane per esempio”
Domattina. Con una litografia di Omar Galliani a sostegno di Nondasola

7/3/2014 – Domani, sabato 8 marzo, giornata internazionale della donna, alcune donne che si sono distinte per l’impegno a favore delle comunità locale, ovvero “reggiane per esempio”, riceveranno il Primo Tricolore quale segno di riconoscimento che la città conferisce loro. La cerimonia di svolgerà alle ore 11 in Sala del Tricolore.

A premiare le  “reggiane per esempio” saranno gli assessori Natalia Maramotti (Cura della comunità e pari opportunità) e Mauro Del Bue (Sport).

La cerimonia sarà preceduta alle ore 10 dalla presentazione – sempre in Sala del Tricolore –  di un’opera litografica, in tiratura limitata, realizzata dal famoso artista Omar Galliani e i cui proventi saranno devoluti all’associazione Nondasola che dal 1997 gestisce “La casa delle donne” in convenzione con il Comune di Reggio Emilia.

Intervengono la presidente dell’associazione Nondasola Carmen Marini e l’attrice Patty Garofalo che, alla presenza dell’artista, accompagnerà la presentazione dell’opera con la lettura di un brano.

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Omaggio alla scrittrice e illustratrice Angiola Resignani

Le difficoltà di affermazione delle donne nel lavoro che decidono di intraprendere, è da sempre un dato di fatto.
Per questo motivo nella ricorrenza della Festa della Donna desidero ricordare la figura di una reggiana poco conosciuta ai più, che col suo talento ha saputo imporsi in un campo difficile e ostico alle donne come quello artistico, in un periodo in cui il femminismo non era ancora così in auge.
Parlo dell’illustratrice e scrittrice Angiola Resignani, una fra le personalità di spicco della cultura artistica reggiana del Novecento. Respirò sin da bambina il profumo dell’arte frequentando la casa di Giuseppe Verdi, che era parente della madre, mentre il padre era un magistrato di origine ebraica che fu poi perseguitato durante l’era fascista.
Angiola fu allieva del celeberrimo illustratore Achille Beltrame, si dedicò all’illustrazione di libri per ragazzi, venendo ben presto apprezzata per il suo stile dolce e aggraziato. Angiola Resignani fece parte di quel gruppo di donne illustratrici che operarono con successo in Italia dalla fine dell’Ottocento agli anni 40, il periodo che segnò l’inizio dell’emancipazione femminile con significative conquiste, poi interrotto dallo scoppio del secondo conflitto mondiale.
La Resignani continuò a lavorare con successo fino a tutti gli anni 60, e morì nel 1980, donando all’Unicef la sua proprietà di via Samoggia. Alla sua memoria venne intitolata una strada a San Prospero Strinati.
Vorrei oggi ricordare l’esempio di questa reggiana talentuosa, dolce e generosa, perché le donne e le ragazze di oggi non si arrendano mai alle difficoltà che comporta ancora oggi essere donna, e che mai rinuncino a coltivare i loro talenti per farli sbocciare e condividerli col mondo.

Maria Giulia Tartaglione – Membro direttivo Grande Reggio

haba

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