[[ Concorrenza sleale, l’Oriente ammazza la Piastrella Valley. Pagliani sveglia la Provincia

22/3/2014 – In soli otto anni, fra il 2003 e il 2011, la produzione ceramica italiana è crollata di un terzo, passando da 630 milioni a 400 milioni di metri quadrati l’anno. Ma non è solo colpa della crisi mondiale. Il problema numero uno della ceramica italiana, e in particolare della piastrella valley Scandiano-Sassuolo (ancora oggi il più importante distretto ceramico del mondo) è la concorrenza sleale su scala planetaria e sono le contraffazioni praticate a valanga sia sul prodotto finito sia sui macchinari. È la sorte che tocca a tutti i prodotti di eccellenza del made in Italy, ma nel caso della piastrella valley il problema ha assunto dimensioni parossistiche.

giuseppeNeppure i dazi, introdotti in funzione difensiva dall’Unione europea meno di un anno fa, riescono ad arginare il fenomeno: per aggirarli la Cina fa transitare le sue esportazioni attraverso il Vietnam, e in questo modo continua a praticare un dumping scandaloso, con il 30% del valore del prodotto pagato dal governo cinese a titolo di premio alle esportazioni.

Una situazione di emergenza, alla quale il distretto ceramico risponde con una forte capacità di innovazione del prodotto, nelle tecnologie come nel design, ma che rappresenta sempre un pericolo per la stessa sopravvivenza di fior di aziende e di migliaia di posti di lavoro.

Di questa situazione hanno preso finalmente coscienza anche l’amministrazione provinciale e il consiglio di palazzo Allende, grazie a un ordine del giorno del capogruppo di Forza Italia Giuseppe Pagliani, presentato ben due volte a distanza di un anno. Giovedì scorso finalmente il Consiglio lo ha esaminato e approvato. Viene da dire meglio tardi che mai.

risoL’odg punta il dito sui paesi che praticano contraffazioni, concorrenza sleale e dumping: Cina in primo luogo, ma anche Indonesia, Turchia, Brasile, Emirati Arabi, Egitto. Vengono copiati prodotti e persino interi cataloghi senza alcun ritegno, ma è chiaro, sottolinea l’odg, che il pericolo più grave deriva dagli aiuti di Stato alle esportazioni delle ceramiche cinesi che equivalgono, come detto, al 30% del valore del prodotto.

Dopo il voto di giovedì pomeriggio, Pagliani ha espresso “immensa soddisfazione”: “I colleghi hanno capito e apprezzato il mio documento che richiamava l’attenzione anche delle istituzioni sul valorizzare al massimo la produzione ceramica italiana che rappresenta una eccellenza nel mondo e che vede la nostra provincia dividersi il primato produttivo con Modena – ha dichiarato – Dobbiamo spingere tutti insieme un prodotto di eccellenza che subisce una concorrenza sleale da prodotti concorrenti che provengono da Cina, Indonesia, Turchia, Emirati Arabi ecc.
L’invito al Presidente di Confindustria ceramica Vittorio Borelli a partecipare ad una commissione consigliare è l’occasione giusta per fare il punto sulla produzione di questo importante elemento d’arredo per le case di tutto il tutto il mondo”.

L’ordine del giorno, approvato da tutti, chiede di impegnare le istituzioni locali in ogni iniziativa utile, ascoltando il presidente di Confindustria Ceramica Vittorio Borelli, a promuovere nel territorio l’acquisto delle piastrelle italiane. Inoltre impegna la Provincia a sostenere le istanze dei produttori presso il Governo e il Parlamento.

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2 risposte a [[ Concorrenza sleale, l’Oriente ammazza la Piastrella Valley. Pagliani sveglia la Provincia

  1. non scordiamoci il passato... Rispondi

    23/03/2014 alle 12:13

    Anche di ciò “ringraziamo” Prodi (che finirà per diventare pure presidentedellarepubblica ).
    Solo gli imprenditori UNITI possono salvare l’Italia oggi!

  2. dietroLogos Rispondi

    24/03/2014 alle 10:11

    ..basta che fate una ricerchina sugli articoli del Fatto Quotidiano Emilia Romagna in rete… a titolo/argomento ‘vertici a porte chiuse in Cina prodi è considerato il Kissinger europeo’…..

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