7/3/20/2014 – L’imprenditrice Cinzia Rubertelli, amministratore delegato di Prati Group, Laureata in economia e Commercio, mai impegnata in politica prima d’ora, è il candidato sindaco della coalizione civica di Grande Reggio e Progetto Reggio.
La candidatura doveva essere annunciata all’iniziativa di sabato all’Astoria, sui temi dell’urbanistica e della crisi di Reggio, ma ieri sera i promotori delle due liste alleate hanno deciso di imprimere un’accelerazione, dopo l’annuncio della discesa in campo della presidente di Confcommercio Donatella Prampolini, che punta ad aggregare centrodestra e liste civiche. La risposta di Grande Reggio e Progetto Reggio chiude la porta mall’ipotesi di un polo unico alternativo a Luca Vecchi.
La candidatura di Cinzia Rubertelli è stata presentata dalle due liste quest mattina in una conferenza stampa al Caffè Fontanesi: «Non ho mai pensato di impegnarmi in politica – ha detto – ma di fronte a un progetto che ha l’unico scopo di mettere competenze e passione al servizio della città, mi sono sentita di mettermi in gioco».
Fra l’altro, la Rubertelli è impegnata nel volontariato e nel sociale, in particolare con l’associazione Aut Aut che aiuta le famiglie con figli autistici. «Viviamo tempi in cui tutte le nostre certezze economiche, istituzionali e sociali rivelano una fragilità. Quello che è stato non tornerà più. Dobbiamo andare avanti. Credo che nessuno possa sentirsi esonerato dal dovere di contribuire, per quel che può, alla costruzione di un futuro possibili».
Ha deciso di correre con una propria lista l’avvocato Ernesto D’Andrea, che dopo una legislatura da consigliere spesso in rottura con la Giunta Delrio-Ferrari ha lasciato il Pd dopo la sua esclusione dalle primarie, in polemica con il massiccio sostegno dell’apparato del partito a Luca Vecchi. Anche D’andrea si candida sindaco.
Invece Pietro Braglia – coordinatore dei lavoratori esodati di Reggio Emilia – ha fallito per un soffio la corsa come candidato alle elezioni Europee, nella lista Tsipras (dal nome del premier greco) alla quale aderiscono molti nomi del giornalismo, della cultura e della sinistra no global: fra gli altri Curzio Maltese, Barbara Spinelli, Ivano Marescotti, Riccardo Petrella e anche Luca Casarini, leader della protesta al G8 di Genova.
Pietro Braglia era in corsa per gli esodati italiani insieme a Claudio Ardizio, ha ricevuto centinaia di mail di sostegno ma non è passato nonostante l’altissimo gradimento. Sembra che abbia dovuto cedere il passo a una candidata donna in base alle “quote rosa”. Di sicuro potrà rifarsi a livello emilia: è uno dei leader operai più apprezzati.
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E vai!
07/03/2014 alle 11:10
Avanti le femmine!
Ultima speme per far RINASCERE una città ormai ‘mortifera’.
Molti auguri.