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Primarie Pd: a Cavriago ha vinto il vicesindaco Paolo Burani. Sel: “Questo è tafazzismo”

16/2/2014 –  All’insegna della continuità il risultato delle primarie Pd di Cavriago: ha vinto col 57,60% dei voti l’attuale vicesindaco Paolo Burani, 44 anni, ex popolare ed ex Margherita, che quindi alle prossime elezioni comunali sarà il candidato sindaco dei democrat.

Domenica al seggio allestito al piano terra del palazzo Municipale si sono presentati 1.184 residenti di Cavriago di almeno 16 anni, iscritti e non iscritti al Pd. Di tutti questi 682 hanno votato per Burani.

Buon risultato comunque per Maura Bardi, manager di Max Mara, capogruppo Pd in consiglio comunale, civatiana: ha ottenuto 487 voti pari al 41,3%.

 

MICHELE BONFORTE (SEL): L’INNATO TAFAZZISMO DELLA SINISTRA

“La sinistra ha una innata tendenza al tafazzismo, cioè a farsi male da sola.

Le primarie per il sindaco di Cavriago sono un esempio da manuale. La sinistra interna al PD, la cosiddetta area Civati, ha di recente vinto il congresso locale. Non è un fatto da poco, perché accade in pochi posti, ma è in linea con la storia di Cavriago ed il suo orientamento politico fortemente di sinistra. E difatti oltre ad un Pd civatiano, la cittadina del busto di Lenin, registra anche la presenza di una forte sinistra extra-PD, che alle ultime elezioni comunali presentava due liste, con circa il 20% di voti.

Malgrado tanta sinistra-sinistra in giro per il paese, le primarie sono state vinte dal candidato più moderato, che non aveva fatto mistero delle proprie intenzioni di privatizzare almeno parte dei servizi comunali per l’infanzia. Certo il vicensidaco Paolo Burani aveva dalla sua esperienza e appoggi, rispetto alla sfidante Maura Bardi. Ma quello che ha fatto la differenza è il tafazzismo della sinistra.

Intanto le primarie erano solo del Pd, in controtendenza rispetto al comune capoluogo dove invece sono di coalizione. A guardare i numeri la cosa può aver fatto la differenza. Su 1.100 elettori Burani vince con un distacco di circa 200. La partecipazione dell’elettorato di sinistra avrebbe potuto ribaltare la situazione. E’ questa una cosa che personalmente avevo detto mesi fa al segretario del PD di Cavriago. Stefano Corradi è da poco il nuovo segretario del PD. Eletto come sostenitore di Civati, appena pochi anni fa si era candidato contro il PD nella lista di sinistra “Cavriago Comune”. Un bel pedigree di sinistra insomma. Cosa era difficile capire nel fatto elementare che se si escludeva dalle primarie l’elettorato di sinistra,  si sarebbe avvantaggiato quello più moderato? E quale razionalità politica porta un esponente dell’area Civati a marginalizzare la sinistra fuori dal PD, mentre tutto il PD reggiano ed emiliano lavora alla coalizione?

Ora che un paese come Cavriago dove la sinistra-sinistra è maggioranza, venga consegnato ad sindaco a dir poco moderato, è il capolavoro della stoltezza e dell’insipienza di una sinistra tafazziana, che per il gusto di litigare al suo interno non si avvede della vandea alle porte.

Michele Bonforte – Sinistra e Libertà 
 
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