16/2/2014 – Otto mesi di carcere: è la condanna comminata per direttissima a un uomo di 52 anni, Pasquale De Santis, arrestato con l’accusa di truffa e ricettazione dopo aver pagato cinque forme di Parmigiano Reggiano con un assegno falso da oltre 1800 euro. De Santis tuttavia è stato rimesso in libertà per motivi di salute, ma con obbligo di dimora nel suo comune di residenza, Rimini.
I carabinieri sono così riusciti a prendere sul fatto il re delle truffe ai caseifici, che sembra avesse imperversato nei mesi scorsi nel parmense.
Il fatto è avvenuto venerdì a Toano, quando un casaro ha avvertito i carabinieri, insospettito dal personaggio con cui stava trattando la vendita di cinque forme. I militari si sono appostati fuori dal caseificio in attesa che l’acquirente venisse a ritirare la merce e, non appena quest’ultimo ha caricato il formaggio sul furgone, lo hanno identificato.
In poco tempo, si è riusciti a stabilire che l’assegno da 1837,21 euro era falso: a quel punto De Santis – che ha a suo carico diversi precedenti specifici per truffa – ha cambiato versione, sostenendo di aver ricevuto il titolo di credito da un amico, e non di averlo compilato lui stesso come dichiarato poco prima. Una giustificazione, però, che non è bastata a evitargli l’arresto.
Secondo i carabinieri, potrebbe non essere un episodio isolato: alcuni caseifici del parmense con le stesse modalità nei mesi scorsi, e fatti analoghi si stavano verificando più di recente anche nel reggiano. Convinti che l’uomo possa aver fatto altri colpi in zona, i carabinieri invitano le eventuali vittime di mettersi in contatto col 112.