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[[ Più di mille da Reggio a Roma per la protesta delle piccole imprese. Biagini: “Calo mostruoso del credito, meno 10,7%”

14/2/2014 – Saranno più di mille gli imprenditori reggiani dell’artigianato e del commercio che saranno a Roma martedì 18 febbraio, per la manifestazione nazionale indetta da Rete Imprese.

mostro_03Sarà la delegazione più folta dell’Emilia-Romagna, considerato che è prevista la partenza di circa 3 mila 500 persone da tutta la Regione: persone stanche di vedersi “rubare” il futuro, angosciate da un fisco che strozza ogni sforzo di crescita e affonda le attività economiche, inascoltate dalla classe politica, esasperate e stufe di sentirsi raccontare che la crisi è finita.

In prima fila, unite, ci sono la Cna, Confartigianato, Confcommecio e Confesercenti che organizzano la “spedizione” reggiana. Certo, tutto è reso più complicato dalla crisi di governo, ma sarà comunque una scossa unica alla politica, a cui le associazioni imprenditoriali chiedono «un’inversione di rotta e azioni immediate per affrontare una situazione diventata ormai insostenibile, che determina un profondo disagio nell’economia e sul piano sociale, anche a livello provinciale».

La manifestazione è stata presentata a Reggio in una conferenza stampa aperta dal presidente di Confesercenti Dario Domenichini, associazione che ha la presidenza di turno di R.E.T.E.: «Oggi in Italia le procedure burocratiche alle quali sono sottoposte le aziende costano il triplo del tempo e il triplo dei costi che negli altri paesi europei con una perdita stimata sul PIL del 2%. Occorrono provvedimenti straordinari per superare la crisi, a partire da una riforma seria e decisa della legislazione e della Pubblica Amministrazione che abbatta i costi e le lungaggini della burocrazia italiana, tra le ultime per efficienza a livello continentale. Per questo motivo chiediamo al Governo che la reale semplificazione delle procedure sia una priorità dell’azione politica, pena la definitiva deriva economica del Paese”.

Il presidente provinciale CNA Nunzio Dallari ha sottolineato come tra le cause del perdurare della crisi ci sia proprio la pressione fiscale: «Il 55% del PIL è un numero mostruoso soprattutto se si considera la qualità dei servizi forniti a cittadini ed imprese. Se vogliamo far ripartire il sistema paese e far investire nel nostro paese sia imprese/imprenditori stranieri sia italiani, una delle cose da fare è quella di ridurre la tassazione. Il Governo deve facilitare la vita a chi fa impresa: bisogna prima di tutto alleggerire il carico fiscale e per farlo bisogna da un lato intensificare la lotta all’evasione, ma bisogna intervenire con determinazione anche sulla spesa pubblica improduttiva”.

Donatella Prampolini Manzini, presidente provinciale di Confcommercio, ha parlato di occupazione e deregolamentazione nel commercio: “Non ci può essere una vera ripresa, senza un intervento deciso in grado di correggere prima possibile le rigidità imposte dalla riforma Fornero, che hanno avuto gli unici effetti di aumentare i contenziosi e ridurre la possibilità di entrare nel mondo del lavoro. Stessa cosa vale per la deregolamentazione dei giorni e degli orari di apertura dei negozi che ha portato all’aumento dei costi di gestione delle attività, al peggioramento delle condizioni contrattuali dei dipendenti e allo spostamento dei fatturati verso la grande distribuzione».

Ivo Biagini, presidente di Confartigianato Lapam Reggio Emilia, è, invece, intervenuto sulla difficoltà nell’accesso al credito da parte delle Pmi: «Rispetto alla media nazionale (-6,4%) di erogazione del credito all’artigianato nell’ultimo anno, tranne Bologna (-6,1%) tutte le altre province dell’Emilia-Romagna registrano cali molto più marcati con punte massime a Ravenna (-12,4%) Reggio Emilia (-10,7%) Piacenza (-8,7%) Rimini (-8,3%)  e Modena (-8,1%).

È necessario trovare soluzioni che consentano un accesso al credito più facile per le nostre Pmi e soprattutto a condizioni che non limitino la nostra competitività con il resto del mondo. I consorzi di garanzia sono uno strumento importante che la politica dovrebbe favorire con politiche di sostegno».

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Una risposta a 1

  1. gabriele giordani Rispondi

    14/02/2014 alle 13:48

    ci vado anch io ,con grande felicità a protestare

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