11/2/2014 -«Le parrocchie non possono essere teatro di contese elettorali. La disposizione è sempre valida, anche se qualcuno purtroppo se la dimentica». Lo ha dichiarato a Prima Pagina Edoardo Tincani, addetto stampa del vescovo di Reggio Massimo Camisasca, dopo la bufera scatenata dalle parole pronunciate da Luca Vecchi, candidato favorito alle primarie del Pd, il quale ha rivelato di «aver incontrato anche i giovani che frequentano le parrocchie».
Affermazione che ha suscitato la reazione di Franco Corradini, anche lui candidato ma senza l’appoggio massiccio di circoli e apparati su cui invece può contare Vecchi, fra l’altro uno dei commercialisti di riferimento del sistema Legacoop. «Quindi la Diocesi di Reggio Emilia partecipa alle primarie del Centro Sinistra – ha chiesto piccato Corradini – Fa piacere, ma perchè non invitare tutti i candidati nelle parrocchia per un leale e corretto confronto alla pari? Personalmente mi rendo disponibile sin d’ora».
Vecchi ha controreplicato su Facebook con tono infastidito, parlando di Corradini come del “solito concorrente”. «Non capisco tutto questo nervosismo: ho incontrato ragazzi giovani che frequentano le parrocchie per parlare con loro di questioni che riguardano il lavoro, lo sport, il volontariato, la città e le frazioni. Cosa c’è di male? Lo stile e il linguaggio che caratterizzano Corradini sono roba del secolo scorso, noi intanto andiamo avanti. Chi mi cerca, io lo incontro». Tuttavia, Vecchi non smentisce gli incontri nelle parrocchie.
La precisazione di Tincani ha chiuso la polemica almeno sul versante del vescovo e della Curia, e con essa ha chiuso pure le porte ai propagandisti delle primarie del Pd. Vecchi probabilmente dovrà ritoccare la sua agenda di qui al 2 marzo.
Tuttavia è il segreto di Pulcinella che nelle elezioni amministrative certe parrocchie si trasformano, forse all’insaputa dei sacerdoti, in centri di propaganda elettorale, tanto che si parla da anni e in modo pacifico delle “parrocchie rosse” e dei loro leader.