La morte di Zelioli: i famigliari sono in Romania con l’avvocato Scarpati. Forse oggi il riconoscimento della salma

25/2/2014 – Ieri sera i famigliari di Roberto Zelioli sono partiti per Branesti, in Romania, con un volo Bologna-Bucarest. Devono effettuare il riconoscimento ufficiale della salma dell’imprenditore reggiano e assessore Pd all’urbanistica del comune di Albinea. Il corpo di Zelioli  è stato trovato ai margini della ferrovia nella stazione di Branesti.

Solo pochi giorni fa, come è noto, la polizia rumena ha potuto effettuare un primo riconoscimento in base a una fotografia del corpo rinvenuto il 3 gennaio scorso, cioè pochi giorni dopo la scomparsa di Zelioli da Albinea.

Con i famigliari è partito anche l’avvocato Marco Scarpati, amico di lunga data dello scomparso:  si occuperà delle pratiche per il rientro della salma, ma  dovrà procedere ad alcuni accertamenti perchè le notizie “ufficiali ” che finora sono arrivate dalla Romania sono imprecise, e anche contraddittorie. Secondo la polizia l’uomo si sarebbe gettato da un treno, e il suicidio sarebbe attestato da un biglietto in cui Zelioli avrebbe scritto parole di scuse nei confronti dei figli, della compagna e dei famigliari.  Ma è tutto da verificare: la famiglia sarebbe orientata a sottoporre il biglietto a perizia grafologica.

Oggi pomeriggio, ad esempio, Scarpati non sapeva ancora se in Romania sia stata eseguita o meno un’autopsia sul corpo ritrovato a Branesti, senza documenti addosso (salvo appunto il biglietto d’addio) . Proprio perché non dispone di notizie ufficiali e certe, nonostante la ambasciata italiana si stia impegnando sul caso, il legale non ha fatto dichiarazioni prima della partenza.

Ha solo ulteriormente precisato che Zelioli, del quale era amico personale, non aveva nè legami nè interessi in Romania, e che quindi resta inspiegabile perché sia andato in quel paese. Lo ha fatto senza dire nulla a nessuno: per il 31 dicembre aveva in programma di festeggiare a Reggio, con la propria compagna, la notte di San Silvestro.

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