20/2/14 – “Con riferimento alla nota della Consigliera di Parità della Provincia di Reggio Emilia che stigmatizza la composizione del rinnovato Consiglio di Amministrazione IFOA per la mancata applicazione della legge sulle “quote rosa” – spiega il presidente Ifoa Lorenzo Giberti in una nota – vorrei anzitutto chiarire che non ci sfugge l’importanza del principio di pari opportunità tra i generi enunciato dalla legge 120/2011, tuttavia l’applicazione di tale norma è limitata alle società ed IFOA non riveste tale natura”.
Qualche giorno fa la protesta, tutta al femminile: “Un consiglio d’amministrazione completamente maschile è uno schiaffo a tutto quello che le donne hanno fatto in questo territorio per il suo sviluppo anche e direi, soprattutto, in ambito formativo”. E’ quanto aveva affermato, a mo’ di “accusa di genere”, la consigliera di parità della Provincia di Reggio Emilia, Maria Mondelli, in una lettera inviata a Lorenzo Giberti, da pochi giorni riconfermato alla presidenza dell’ente di formazione Ifoa.
“Mi preme inoltre sottolineare – continua Giberti – come nel Consiglio di IFOA, di recente nomina, la personalità espressione del territorio reggiano è limitata al solo esponente della Camera di Commercio di Reggio Emilia nella persona, appunto, del sottoscritto. Ciò in quanto la dimensione nazionale e internazionale dell’Istituto ha richiesto di dare voce a rappresentanze di istituzioni extralocali, anche attraverso l’indicazione di propri esponenti. E come ulteriore elemento di informazione mi pare opportuno comunicare che la partecipazione agli Organi di IFOA avviene a titolo onorifico e non vi è quindi previsione di compensi per la Presidenza e i membri del CdA”.
“Ciò precisato, vorrei, sopra ogni altra considerazione, ricordare come l’attenzione e la sensibilità che IFOA ha sempre avuto nei confronti delle politiche di genere sia facilmente rinvenibile ad un osservatore non pregiudizialmente ostile, negli atti concreti e reali che quotidianamente caratterizzano la nostra attività.
Innanzitutto nell’attenzione alle problematiche di conciliazione della vita lavorativa delle tante collaboratrici di IFOA attraverso l’adozione di una policy che assicura part-time e organizzazione agevolata del processo lavorativo anche tramite il telelavoro per le lavoratrici madri.
In secondo luogo, la “valorizzazione delle intelligenze e delle capacità che le donne sanno esprimere” si è evidenziata anche con la recente adozione dell’accordo di solidarietà espansiva per l’assunzione di 29 nuovi dipendenti in IFOA di cui ben 21 sono donne e che più del 60% delle risorse apicali (quadri e dirigenti) è costituita in IFOA da donne.
In ultimo, non può essere messa in discussione la particolare attenzione che IFOA ha da sempre posto nello sviluppare progetti e iniziative a favore dell’autoimprenditorialità femminile e della diffusione delle politiche di genere e di conciliazione nelle aziende, accompagnando centinaia di donne reggiane nei propri percorsi di realizzazione professionale”.
Il presidente IFOA Lorenzo Giberti