9/2/2014 – I reggiani non hanno tradito i marò prigionieri in India. Ieri sera tra le 17,30 e le 20 centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione con la fiaccolata da Piazza Prampolini a piazza della Vittoria per il Giorno del ricordo, indetto da un gruppo di personalità della politica e della società civile reggiana.
Un successo tenuto conto dell’atteggiamento delle sinistra e delle istituzioni locali che hanno volutamente ignorato l’iniziativa e del resto hanno fatto ben poco – praticamente niente – per commemorare le vittime delle foibe, vale a dire gli italiani militari e civili massacrati a migliaia nelle foibe dai comunisti yugoslavi con la complicità delle formazione partigiane garibaldine inquadrate nell’esercito di Tito e e con la copertura della Federazione del Pci di Udine.
La manifestazione è stata dedicata anche ai marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, che rischiano la pelle in India (con uno striscione esposto in piazza e durante il corteo) e i morti emiliani del dopoguerra.
Al corteo finale hanno partecipato più di duecento persone, presenti anche tutti i firmatari dell’appello: fra gli altri Laurenzia Azzolini, Alberto Bizocchi, Renato Braccini, Massimiliano Camurani, Paolo Comastri, Fabrizio D’Aria, Fabio Filippi, Prospero Ferrarini, Andrea Nanetti, Manuel Negri, Giuseppe Pagliani, Roberta Rigon, Luca Tadolini.
Peraltro agli organizzatori non è stato negato il permesso di installare un impianto voce con casse stereo, così la manifestazione è stata scandita dall’Inno degli Italiani (Mameli), dalla canzone del Piave e dalla musica di Simone Cristicchi, al centro in questi giorni di una dura contestazione da parte della sinistra antagonista per il suo spettacolo Magazzino 18 dedicato all’esodo degli italiani cacciati dalla Dalmazia.
I caduti delle foibe sono stati commemorati giovedì in Consiglio provinciale, mentre lunedì 10, alle 21, alla Sala civica Augusto Daolio di Novellara, sarà proiettato il documentario “Esodo, la memoria negata” di Nicolò Buongiorno.