10/2/14– Non gliene perdona una, e dal suo punto di vista fa bene. Attento, feroce, insomma un idolo del “pueblo unido” che scalda le masse che hanno nostalgia di sinistra nonché di duro e puro confronto-scontro open air.
Al candidato sindaco di Reggio Pd alle primarie di coalizione del centrosinistra Franco Corradini non è proprio andata giù la confessione del competitor Luca Vecchi oggi sulla Gazzetta di Reggio, il quale, parlando del suo impegno sui giovani e della mancata partecipazione dei giovani alla presentazione dei quattro candidati alle primarie in un circolo PD, ha dichiarato: “I giovani non partecipano spontaneamente a questo tipo di iniziative, ma devi andare a cercarli nei luoghi che vivono e frequentano. Io li sto incontrando da tempo nei luoghi culturali, nelle parrocchie, nei circoli sportivi e faremo a fine febbraio un grande evento pubblico dedicato proprio a loro, dai quali ho constatato tanta voglia di partecipazione”.
Apriti cielo! Immediata la reazione del sempre più ironico e combattivo Komandante Franco: “Leggo oggi sulla Gazzetta di Reggio Emilia che Luca Vecchi dichiara di partecipare a incontri nelle parrocchie.
Ma quindi la Diocesi di Reggio Emilia partecipa alle primarie del CentroSinistra? Mi fa piacere, ma perchè non invitare tutti i candidati nelle parrocchie per un corretto e leale confronto alla pari?
Personalmente mi rendo disponibile fin da ora”.
Corradini continua a mettere pepe (sale sulla coda) a un dibattito altrimenti sottotono, schiacciato sul pensiero unico, su giochi già decisi. Ebbene sì, Sua Franchezza cerca il contropiede salace, il gol della bandiera (da tenere alta, contro ogni ipotesi di “cappotto”). E’ un sogno: e che nessuno ci svegli più!
LA REPLICA DI VECCHI (affidata a Fb)
“Stamattina il solito concorrente alle primarie del centrosinistra, quello che non perde occasione per polemizzare e creare un clima di tensione, in una nota aveva strumentalizzato una frase in cui dicevo di aver incontrato “giovani che frequentano le parrocchie”, e ha tirato addirittura in ballo la Diocesi, non si sa con quale fine e a che scopo.
Non capisco tutto questo nervosismo: ho incontrato ragazzi giovani che frequentano le parrocchie per parlare con loro di questioni che riguardano il lavoro, lo sport, il volontariato, la città e le frazioni.
C’è qualcosa di male?
Lo stile e il linguaggio che caratterizzano Corradini sono una delle ragioni fondamentali per cui bisogna cambiare radicalmente la classe dirigente della città, che vede ancora il mondo diviso in bande.
Questo atteggiamento è roba del secolo scorso, noi intanto andiamo avanti.
Chi mi cerca, io lo incontro: è giusto incontrare e ascoltare quelli che me lo chiedono, confrontandomi con tutti. Un candidato sindaco deve fare così.
Io non lavoro per avvelenare i pozzi del centro sinistra reggiano, ma per vincere le primarie e portarci al vero traguardo, la vittoria alle elezioni amministrative”.