1/2/2014 – Da tempo non si vedeva una discussione di politica al bar degenerare in un’aggressione, come nei tempi del dopoguerra. Ma che l’intolleranza sia tornata in voga in questi anni lo conferma il pugno arrivato in faccia a un simpatizzante grillino di Scandiano, Fausto Beggi, agente di commercio di 53 anni ed ex consigliere comunale di una lista civica a Casalgrande. Beggi è andato al pronto soccorso del Magati dove è stato medicato e dimesso con prognosi di 5 giorni. Quindi ha presentato denuncia ai Carabinieri.
Dunque: il giorno degli scontri fisici alla Camera, l’aggredito è entrato nel bar del bocciodromo di Casalgrande dove il presunto aggressore Sergio Manici, 66 anni, parlava di politica con un’altra persona. Manici nega il pugno e ha dichiarato: «Ho detto che i grillini devono tirarsi via la spilla». E Beggi porta all’occhiello la spilla del Movimento 5 Stelle. A quel punto Beggi avrebbe fatto al suo indirizzo il verso del lupo, che non è piaciuto a Manici, e ha reagito:«Ma l’ho messo solo contro il muro – ha dichiarato – non l’ho colpito».
Diversa la versione di Beggi: «Mi ha detto: vi siete fatti compatire. Poi ha detto che mi faccio ridere dietro perchè ho la spilla del Movimento. A quel punto sono uscito per una telefonata, lui mi è venuto dietro e mi ha spinto contro il muro. Poi ho ricevuto un cazzotto nello zigomo. Una persona ha visto tutto».
Nella bacheca su Fb ha scritto: «Nel mio lavoro trovo tante persone che non sono d’accordo con le idee del movimento. Ma non accetto di essere picchiato perchè voto 5 Stelle».
Sull’episodio intervengono oggi gli attivisti del Movimento 5 Stelle di Scandiano, che parlano di «caccia al grillino».
«Di fronte all’episodio accaduto ieri nei pressi del Bar Bocciodromo di Casalgrande, e che ha visto protagonista un cittadino scandianese, Fausto Beggi, aggredito e colpito con un pugno – scrivono – il gruppo Scandiano 5 Stelle, innanzitutto, intende manifestare tutta la propria solidarietà nei confronti del proprio simpatizzante aggredito, stigmatizzando senza riserve la violenza fisica del suo aggressore.
Detto questo, non ci si può non domandare di che cosa sia indicatore un gesto che segue quello accaduto il giorno prima nell’aula del Parlamento, dove la deputata grillina Loredana Lupo è stata aggredita fisicamente da un rappresentante di Scelta Civica, Stefano Dambruoso.
La caccia al grillino rientra nell’agenda delle larghe intese?
Che ci si trovi di fronte ad un certo clima di intolleranza nei nostri confronti, non ci sono molti dubbi. Sappiamo perfettamente che il ruolo di oppositori delle leggi porcata e di tutte le cricche lobbistiche e partitocratiche che stanno attentando al rispetto costituzionale e alla concezione della politica come attività di servizio al cittadino ci espongano ad ostilità crescenti. Quello che non ci saremmo aspettati è che un cittadino possa cominciare a temere per la propria incolumità fisica solo perchè ha scelto di votare per un movimento simbolo di politica pulita.
Comunque sia, sappiano i nostri “cacciatori”, che le provocazioni per scendere al loro livello non troveranno soddisfazione. L’unico nostro corso di autodifesa è quello che prosegue ogni giorno – dal parlamento ai banchetti organizzati per confrontarci con tutti – attraverso le vie dello spirito democratico».
Leno Lazzari
03/02/2014 alle 15:14
Credo che Grillo e Cazzeggio, dettando questa linea
oltranzista e scontrista a tutti i costi ai loro eletti, stanno scherzando col fuoco…. sacro della
più che legittima incazzatura del paese.
Mi trovo giocoforza a condividere quanto detto da Augias (MAI digeriti i cattocomunisti) dalla Bignardi nel vostro video. Il fascismo, il nazismo, hanno avuto il loro incipit proprio dai toni e dal populismo di due sognatori forsennati.
Ma di questi tempi giocare con la rabbia della popolazione può accendere gli animi di persone eccitabili………..e non sessualmente.
Leno Lazzari