28/1/2014 – Tre ladri che avevano fatto razzia al negozio Re Vegano di viale Umberto Primo e al Conad di vi Martiri di Cervrolo, sono stati scoperti, inseguiti e arrestati dalla Polizia. Si tratta di tre italiani, tutti con precedenti di polizia: Nicolò Palermo, 47 anni, Antonio Vizzino, 59 anni e Gianluca Musella, 32 anni. L’accusa è di furto aggravato in concorso.
Il terzetto è stato sorpreso intorno alla mezzanotte mentre era in azione all’interno del Re Vegano. Infatti gli agenti di Polizia, transitando davanti al negozio, hanno notato saracinesca e porta forzate. A quel punto hanno immediatamente invertito la marcia per verificare da vicino cosa stesse accadendo. E proprio in quel frangente sono usciti dalla porta, velocemente, tre uomini, uno dei quali teneva in mano una borsa. Quindi si sono allontanati su un’auto.
La pattuglia a quel punto ha chiesto l’ausilio di altri equipaggi per fermare i ladri che, nel frattempo, avevano raggiunto via Passo Buole, dove l’uomo con la borsa era sceso, questa volta con in mano uno scatolone. L’auto aveva poi ripreso la marcia. A quel punto i due agenti, in attesa dei colleghi, si sono separati, per non perdere di vista nessuno. La vettura con a bordo i due ladri ha quindi raggiunto via Foscato, dove un secondo ladro è sceso, per salire su un’altra vettura.
L’arrivo dei rinforzi ha consentito di fermare subito la prima auto, a bordo della quale sono stati trovati gli attrezzi usati per lo scasso e la borsa che conteneva la refurtiva: confezioni di formaggio e cioccolato e confezioni di abbigliamento intimo.
Nel corso della perquisizione il fermato ha ammesso che gli alimentari erano stati rubati in viale Umberto, mentre gli abiti erano stati razziati in precedenza al Conad di via Martiri di Cervarolo.
Nel frattempo è stato fermato anche il primo ladro che era sceso dall’auto: nello scatolone che aveva in mano c’erano numerosi capi di abbigliamento che, anche lui, ha ammesso di aver rubato al Conad, al negozio Fiordipelle, dove i ladri erano entrati dopo aver scassinato la porta di ingresso.
Il terzo uomo, invece, è stato inseguito fino a Cavriago, dove era rincasato a bordo della seconda vettura, risultata intestata alla moglie. Nella sua auto non c’era refurtiva, elemento che non gli ha evitato l’arresto.