2/1/2014 – Per un anno è stato il fidanzato ideale per poi, senza alcun motivo apparente, diventare un incubo per lei, con tanto di gratuite violenze e persecuzioni di ogni genere.
Il bruto è un operaio di 25 anni, che con un pugno ha rotto il naso al alla fidanzata, una reggiana trentenne, e per di più l’ha minacciata di morte se lo avesse denunciato. Nello stesso giorno del fattaccio, a metà novembre, ha inviato una ventina di sms alla vittima infarciti ancora di minacce e di offese di ogni genere.
Il fidanzato violento si è comunque dato la zappa sui piedi, perché i messaggini sono arrivati anche “in diretta” mentre la donna sporgeva denuncia negli uffici della stazione Carabinieri di Castellarano. Ora il sostituto procuratore Maria Rita Pantani ha chiesto e ottenuto dal Gip di Reggio l’obbligo per il giovane a stare lontano almeno trecento metri dall’ex fidanzata e non comunicare più con lei neppure per telefono.
E’ la seconda misura del genere, dopo il terribile caso della moglie picchiata per trent’anni, assunta in pochi giorni dal Gip sui richiesta del pm Pantani. Intanto il fidanzato picchiatore è comparso davanti al gip Antonella Pini Bentivoglio per la discussione sulla misura: ha detto di essersi difeso, con quel pugno, da un’aggressione. Ha sostenuto che era stato lui ad abbandonarla, e che lei continuava invece a cercarlo. Ha spiegato gli sms di minaccia dicendo che si era innervosito, dopo il diverbio finito con un pugno.