di Pierluigi Ghiggini
26/1/2014 – Agenti in borghese stanno spiando il comportamento degli autisti dei bus Seta? Lo sostiene un sindacalista della Cisl, Massimo Pastena (segretario della Federazione Trasporti di Reggio Emilia) in un’intervista sulla situazione del trasporto pubblico a Reggio Emilia, dopo la tragedia di Sylvester.
Se la notizia è vera, potrebbe significare che è in corso un’indagine interna o addirittura un’inchiesta giudiziaria a vasto raggio, che va oltre il terribile incidente di due lunedì fa alla fermata Seta di Porta Santa Croce. Pastena prende le difese degli autisti, chieder il ritorno alle corsie preferenziali e la messa in sicurezza delle fermate.
“La politica cittadina si sta aprendo alle croniche emergenze del trasporto pubblico reggiano. Rilevo ora l’interesse degli enti a sbrogliare quello che appare come un vero groviglio ‘mobilità’ – afferma Pastena – e così a riorganizzare il servizio del trasporto pubblico locale. E’ arrivato, quindi, anche il momento del ‘mea culpa’ politico ed amministrativo, però solo dopo la recente tragedia di Porta Santa Croce”.
Voi cosa avete fatto? “Innanzitutto la Fit Cisl è da anni impegnata a denunciare i problemi dei lavoratori del trasporto pubblico locale. Un comparto alle prese con una mobilità cittadina impazzita. Quando, al contrario, basterebbero semplici modifiche per riorganizzare il servizio in funzionalità e sicurezza. Ci sono le cronache delle nostre denunce a raccontarlo, ma quanto chiediamo non è mai stato fatto”.
Nel concreto quali le situazioni a rischio quali le vostre proposte?
“Il primo pilastro sta sicuramente nel ripensare le infrastrutture del trasporto pubblico locale: un esempio pratico sono le mancanze di salvagente pedonali alle fermate. Ma anche il polo scolastico di via Paterlini, che serve centinaia di giovanissimi studenti ogni giorno. E’ opportuno, pure, non far circolare gli autobus nelle vie troppo strette e non adatte alla circolazione dei grandi veicoli; un esempio lampante è quello di via Franchetti. Occorre anche ripensare alla sicurezza del centro storico, prima che possa accadere l’irreparabile. Solo la bravura e la perizia degli autisti fa transitare tutti gli autobus in sicurezza nel trafficatissimo (e disordinato) viale Allegri”.
“Ancora – aggiunge il sindacalista – il ritornare alle corsie preferenziali, che sono assolutamente necessarie per permettere una circolazione morbida e liquida. Al contrario quotidianamente il traffico urbano è intasato dalla crescita in arrestata delle auto. La Fit Cisl, ricorda che il Comune ha favorito la costituzione di svariati parcheggi a strisce blu al posto delle corsie preferenziali e questa la dice lunga sull’attenzione alla mobilità pubblica…”.
Sugli autisti?
“Rileviamo come all’opinione pubblica non è ricordato come l’azienda cittadina sia costantemente sotto organico e i lavoratori siano costretti a turni faticosi per riempire il buco nero dei bilanci”.
Sulla sicurezza degli autisti?
“Pare che a Reggio ci siano due pesi e due misure per la loro tutela. Nei mesi scorsi avevamo assistito agli inaccettabili episodi di minacce e aggressioni agli autisti durante il lavoro. Questi episodi, pur numerosamente segnalati a tutti i responsabili non risulta abbiano prodotto delle azioni concrete. Peggio, apprendiamo la notizia secondo la quale le forze dell’ordine stiano spiando in borghese il comportamento… degli autisti. Un fatto grave: è evidente, invece, che i controlli da fare sarebbero sulle mancanze di tutta l’organizzazione della mobilità. Assolutamente non è questo l’intervento per sanare le anomalie. Bisogna intervenire sui punti precedentemente segnalati di cattiva gestione della mobilità in toto”.
Da qui la sua solidarietà e l’impegno sindacale della Fit Cisl di Reggio Emilia verso i lavoratori del trasporto che ogni giorno movimentano con perizia e diligenza migliaia di utenti. “La Fit Cisl attende invece di vedere trasformata in azioni concrete tutta questa “attenzione” amministrativa dell’ultima ora”.