27/1/2014 – Poteva essere una gag di Stanlio e Ollio, invece è la pura sacrosanta verità.
Nonostante il palo non si sono accorti che i Carabinieri a distanza li stavano osservando: quando poi i militari si sono avvicinati, i due ladruncoli hanno fatto gli indifferenti e dopo aver chiuso lo sportello dell’auto che stavano rovistando, si sono allontanati fingendo di non vedere i Carabinieri.
Sono stati i militari a chiamarli, fermarli ed arrestarli. Con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso, i Carabinieri della Tenenza di Scandiano domenica notte hanno arrestato Sonny Truzzi di 26 anni e Roberto Esposti di 23, entrambi residenti a Reggio Emilia. Proprio per arginare i furti su auto che si verificano nei fine settimana in concomitanza con l’arrivo di giovani anche da fuori provincia per la movida scandianese, i Carabinieri della locale Tenenza hanno intensificato l’attività di controllo nel quadrilatero compreso tra Via Mazzini, Via della Rocca, Via Risorgimento e Via Veneto.
In tale contesto domenica notte poco dopo l’una una pattuglia dei Carabinieri proprio in un parcheggio di Via Risorgimento notava due giovani che si avvicinavano a una Fiat Panda. Uno dei due si guardava attorno facendo il palo mentre l’altro armeggiava sullo sportello. I militari parcheggiavano l’auto di servizio osservando l’atteggiamento dei due ragazzi. Dopo aver aperto il portellone posteriore il palo si avvicinava al complice facendogli luce con il cellulare mentre quest’ultimo iniziava a rovistare dentro il baule, poi seguito dal complice. A questo punto i militari si avvicinavano e i due, notata finalmente la pattuglia, chiudevano il portellone allontanandosi.
Fermati dai Carabinieri ed identificati per i sunnominati, venivano quindi arrestati per il reato di tentato furto aggravato. Lo stesso proprietario, rintracciato dai carabinieri, sporgeva denuncia avendo riscontrato l’effrazione della portiera.
Questa mattina i due, comparsi davanti al giudice Andrea Rat, hanno patteggiato la pena, sospesa , di sei mesi di carcere. Sono stati assistiti dall’avvocato Enrico Della Capanna.