8/1/2014 – Fanno shopping senza pagare: certamente un altro effetto della crisi. Però, crisi o non crisi, si tratta di un reato e così è scattata la chiamata al 112. Due donne, una residente a Reggio Emilia e l’amica a Bologna hanno fatto man bassa di borse, portafogli, profumi e capi d’abbigliamento per circa 500 euro. Scenario del colpo è stato il Coin della centralissima Via Emilia San Pietro di Reggio Emilia: i clienti hanno visto una gazzella dei Carabinieri che si portava via le due donne.
Si tratta di due casalinghe, una 30enne abitante a Bologna e l’amica sulla quarantina di Reggio Emilia entrambe incensurate.
L’altra sera le due donne entrano al Coin e cominciano a girare per il negozio soffermandosi a provare borse, portafogli, profumi e capi d’abbigliamento, senza badare al cartellino del prezzo. Vanno e vengono dal camerino per provare gli oggetti dei loro desideri, la loro condotta insospettisce gli addetti che all’uscita le fermano e chiamano il 112 chiamando il 112. In effetti le due donne dopo aver tolto i dispositivi antitaccheggio abbandonati nei camerini prova, avevano rubato portafogli Moschino, profumo Alien, una borsa moschino alcuni foulard Armani. E mentre la refurtiva, per un controvalore di circa 500 euro, veniva restituita al negozio derubato, le due donne venivano condotte in caserma e arrestate per il reato di furto aggravato.
Ai Carabinieri reggiani le due donne hanno giustificato la loro condotta con la necessità di far quadrare i conti in casa. I soldi bastano a malapena per la spesa e non per i propri capricci: da qui la decisione dello free shopping organizzato dalle due casalinghe ora incappate nei guai.