22/1/2014 – Grande movimento all’interno del Pd in vista delle primarie del 2 marzo. Infuriano le polemiche sulla quantità di firme necessarie per scendere in campo: in un comune come Reggio almeno 650, il che significa un handicap non indifferente per gli outsider rispetto ai “big” che da anni hanno cariche di rilievo e sono sui giornali. Mentre il presidente di Legambiente ha rinunciato a candidarsi, tira dritto per la sua strada l’assessore all’integrazione Franco Corradini, che presenterà ufficialmente la sua candidatura alle primarie il 24 gennaio nel corso di una conferenza stampa al Catomes Tot di piazzale Fiume.
Ieri Becchi ha spiegato le ragioni del suo ritiro dalla corsa: «Nei giorni scorsi il Pd ha fatto le sue proposte sulle primarie cittadine per il futuro sindaco di Reggio, ma ad oggi non ho personalmente ricevuto nessuna richiesta di confronto. Rilevo inoltre che il recente dibattito ruota tutto intorno al numero di firme di sostegno – afferma – mentre invece sarebbe stato opportuno un incontro tra tutti i candidati per concordare tutto il percorso e le regole di partecipazione (dal budget di spesa all’ubicazione dei seggi)».
E aggiunge: «Stante la situazione, risulta pertanto evidente che il Partito Democratico è esclusivamente concentrato alla regolamentazione del proprio dibattito interno, immaginando le primarie come una prosecuzione delle loro vicende congressuali, mentre invece dovrebbero essere lo spazio di confronto sulle scelte strategiche per la nostra città. Restano inalterate le questioni sollevate sulla mancanza di discussione dei temi del terzo settore e dei temi ambientali».
E conclude: “Auspico inoltre che le associazioni non siano solo oggetto di corteggiamento durante le prossime amministrative da parte dei vari candidati, come spesso è accaduto, per poi finire nel dimenticatoio dopo il voto, ma siano in grado di esprimere, o direttamente o attraverso le rappresentanze, delle richieste ben strutturate, che diventino parte della futura coalizione di governo della città». Amen.