10/1/2014 – “Se il governo non è in grado di intervenire, possono però intervenire i Comuni. Chiediamo agli enti locali di deliberare lo slittamento della Mini Imu al gennaio 2014, senza sanzioni e interessi”.
Fra le mille voci indignate e esasperate per lo sconcio spettacolo offerto dal governo (alle spalle degli italiani) sulla tassazione degli immobili e in particolare sull’integrazione Imu da versare teoricamente, in un clima di caos, entro il 24 gennaio, si leva anche quella molto concreta del presidente dei piccoli proprietari Asppi di Reggio Emilia, Alessandro Ferrari.
«E’ inammissibile che in quattro anni la tassazione degli immobili si sia più che triplicata! Questo ci riempie di tristezza e ci avvilisce, ma ancora più si avviliscono i proprietari che oltre a dover pagare devono farlo in tempi ristretti e avranno molte difficoltà a comunicare con i CAF che si teme fortemente non siano in grado di gestire correttamente la situazione – afferma Ferrari in una dichiarazione – Il calcolo della MINI-IMU per gli addetti ai lavori non è complicatissimo ma, si sa, fare le cose bene e in fretta non si riesce sempre soprattutto quando ci sono di mezzo eredità, vendite, cambi di detrazioni e via dicendo: accertarsi se non ci sono state variazioni, dover fare i calcoli, stampare le deleghe, chiamare i contribuenti e consegnare il tutto (CHE VA PAGATO ENTRO IL 24 GENNAIO!) è qualcosa fuori da ogni logica.
Un contribuente è “incavolato” perché deve pagare, ma è ancora più arrabbiato perché deve avere almeno il tempo di poter organizzare tutto con calma. E’ per questo che – aggiunge Ferrari – accettando a malincuore l’impossibilità di eliminare la MINI IMU (anche se sulla parola “impossibilità” ci sarebbe parecchio da discutere) chiediamo al GOVERNO un rinvio del pagamento unificandolo con la data classica del 16 giugno!
Se il governo non è in grado di intervenire LO POSSONO PERO’ FARE I COMUNI. Qualcosa pare si stia muovendo, per cui si chiede ai singoli Comuni di deliberare lo slittamento della mini Imu a giugno 2014 senza sanzione e senza interessi! Si può fare… basta volerlo».
CONFARTIGIANATO-LAPAM: IL 24 GENNAIO FESTA DELLA VESSAZIONE BUROCRATICA”
“La scadenza del 24 gennaio per il versamento della mini Imu da parte dei proprietari di prima casa, a copertura del differenziale di aliquota deliberato a suo tempo dai comuni, diventerà una data simbolo per l’Italia. Per questo proponiamo che diventi festa nazionale della vessazione burocratica”. Così Lapam-Confartigianato di Reggio Emilia – Modena, fra le mille voci indignate e esasperate ceh si levanocontro la mini tassa (ma maxi odiosa) che ha fatto precipitare la fiducia degli italiani verso il governo e la politica, ben sotto la fossa delle Marianne.
Il presidente Lapam, Erio Luigi Munari, usa il sarcasmo per commentare la cosiddetta ‘mini Imu’, crto è che la proposta della festa nazionale potrebbe prendere campo in un bttibaleno. Ma il Segretario Carlo Alberto Rossi non è da meno: “Costringere i contribuenti, e con loro i centri di assistenza fiscale, a dover calcolare un’imposta che, secondo le prime valutazioni a campione effettuate in questi giorni, si aggirerà sui 30 euro di media sta a dimostrare quanto i decisori politici e con loro la tecnocrazia pubblica, siano lontani dai cittadini. Il rapporto costi-benefici di questo adempimento è palesemente a favore dei primi: per intenderci questa ‘mini tassa’ costerà più di quello che si realizzerà”.
Tante potevano essere le alternative alla copertura di questa mancata entrata per i comuni interessati.
“Per esempio – spiega Rossi – visto che si tratta di una coda legata al superamento dell’Imu, si poteva accorpare il versamento alla prima scadenza prevista per la Tasi nel 2014 (forse a giugno), senza costringere i contribuenti ad un adempimento costoso, in alcuni caso tanto quanto l’imposta versata. Per evitare l’assalto agli uffici dei consulenti, poiché si tratta di piccole cifre, il cui impatto sulle famiglie, più che economico è psicologico, la pubblica amministrazione poteva prevedere l’invio di un bollettino precompilato. Immaginiamo che i comuni non siano in grado di fare questo e che siano in parte vittime essi stessi dell’infernale macchina amministrativa messa in moto dallo Stato”.
Il colmo è che un emendamento al decreto Legge del 30 novembre, che sarà convertito il 29 gennaio, prevederà che questa ‘mini Imu’ possa essere sanata senza more entro il 30 giugno 2014. Peccato che vada pagata entro il 24 gennaio e che la Legge entrerà in vigore soltanto alcuni giorni dopo…
“La vessazione burocratica – conclude Munari – è uno dei tanti mali italiani che bloccano e soffocano il nostro Paese. Chiediamo da anni di cambiare passo, eliminando procedure inutili e sovrapposizioni di competenze, costose per lo Stato e per i cittadini”.