1/1/14 – Il suo nome è legato al contesto reggiano in quanto emerso nelle principali operazioni antidroga condotte in questi anni ed in conseguenza delle quali il competente giudice di sorveglianza, nell’aprile scorso, lo aveva espulso dal territorio nazionale vietandogli di farvi rientro per 10 anni e comunque sino all’aprile del 2023. Non è passato nemmeno un anno che però è tornato in Italia: come ha detto ai carabinieri di Scandiano, che questa notte l’hanno fermato, voleva trascorrere il capodanno nel reggiano dove aveva abitato e dove vive la sua famiglia.
Per questo ha violato l’intimazione guadagnandosi il “primato” di essere stata la prima persona ad essere arrestata nel 2014.
Con l’accusa di non aver rispettato il provvedimento di divieto di far rientro in Italia dopo l’espulsione i Carabinieri della Tenenza di Scandiano, poco dopo le 3,00 di oggi 1.1.2014, hanno arrestato il 29enne Mohamed ZIDANI. Ha avuto il tempo di dare il benvenuto al 2014 per poi mettersi in macchina con degli amici e proseguire i festeggiamenti. L’auto su cui viaggiava però lungo la Statale 467 del comune di Scandiano, è stata fermata da una pattuglia dei carabinieri che dopo i rituali controlli dei documenti di guida e circolazione nei confronti del conducente hanno esteso gli accertamenti sugli occupanti.
L’esito dei controlli radio è stato lapidario: Mohamed ZIDANI era stato espulso dal territorio dello Stato Italiano con il divieto di farvi ritorno sino all’aprile del 2023. Dalla macchina degli amici a quella di servizio dei Carabinieri il passo è stato breve da dove poi veniva condotto in caserma ed arrestato in ordine al riferimento normativo violato.
leno lazzari
02/01/2014 alle 06:58
Ma che stato è uno stato che non è neanche tutelarsi dai comportamenti fuori della legge di pregiudicati oltretutto, come nel caso, immigrati illegalmente ? Non bastano i recidivi e spesso pluricondannati autoctoni e spesso usciti di carcere in “permessi premio per tenere impegnate le forze di polizia ?
E a sinistra e non solo rispondono con il “superamento della Bossi-Fini e la chiusura dei CIE o la permamnenza in questi ridotta a un mese.
Domanda : La sinistra, allo scadere del mese, pensano sia un atto di giustizia liberare anche quei soggetti in odore di essere pregiudicati come coloro che si presentano senza documenti e anche con le impronte digitali cancellate con acido ?
Forse gli basterà dichiarare che non se le sono volutamente cancellate ma è la conseguenza di ore e ore facendo merletti all’uncinetto .
Credo però che lo Stato italiano dovrebbe anche adottare misure MOLTO più stringenti per arginare il fenomeno della violenza negli stadi di calcio perche non è da paese civile che le forze dell’ordine debbano rischiare anche la vita per arginare le violenze becere di idioti che allo stadio vanno per menare le mani.
Leno Lazzari