21/1/2014 – Gli indignados reggiani, guidati da Yulla Preti, preparano una manifestazione di fronte alla sede reggiana di Equitalia, e invitano il popolo dei tartassati a parteciparvi. L’appuntamento è d fronte agli uffici di via Fratelli Manfredi n. 6 alle 9.30.
Al grido di “fermiamo i suicidi, fermiano le lobby, fermiamo i pignoramenti” il Coordinamento 9 dicembre – che il 7 gennaio ha tenuto in piazza San Prospero una rumorosa contro-manifestazione durane le celebrazioni del Primo Tricolore – sta diffondendo in questi giorni in migliaia di copie un volantino per informare sulle modalità di pagamento delle cartelle e sulle possibilità di sospensione e annullamento delle cartelle stesse.
«La giurisprudenza – scrive il coordinamento – ha fatto notare che la notifica tramite posta rende nulla la cartella, in quanto la stessa non risulta recapitata correttamente tramite agente preposto. La legge dà la possibilità di sospendere le cartelle in prescrizione, in decadenza e con mancata notifica. Con apposito modulo, ciò si può richiedere entro 90 giorni dal ricevimento della cartella, e gli enti hanno 220 giorni di tempo per fornire le risposte richieste dall’utente. In mancanza di motivi di contestazione è sufficiente richiedere l’accertamento dell’avvenuta notifica, che per lo meno dà il tempo di organizzare una difesa e bloccare sanzioni per eventuali vizi di forma (esempio: la notifica tramite raccomandata, errori di trascrizione ed interessi da usura)».
«Bisogna chiedersi perchè un ente preposto al recupero di tributi sicuramente dovuti, debba lucrare spudoratamente su persone già stritolate dalla crisi, mentre secondo la magistratura, a chi ha conoscenze e tanti soldi non viene fatto pagare nulla – continua -. Consigliamo a chi è vessato da questo ente di rivolgersi ad un avvocato possibilmente tributarista, oppure appoggiarsi alle class action (azioni legali collettive per la soluzione di una questione comune) che hanno vantaggi dovuti alla minor incidenza dei costi, con possibilità di non incorrere a spese anche per chi ha importi non elevati che rendono sconveniente rivolgersi ad un avvocato; inoltre questo sistema crea minore propensione dell’ente a sfuggire alle domande».