Discarica di Poiatica, Pagliani difende i parroci e attacca l’Asl: “Risposta aberrante”. La replica

13/1/2013 – “Profonda gratitudine” verso i tre parroci autori della lettera sulla discarica di Poiatica, Pd di Carpineti “fuori luogo e fuori tempo”, “aberrante” la risposta dell’Ausl, e infine “l’impegno mio personale e del gruppo Forza Italia-Pdl” per la chiusura della discarica”.

yoga1E’ al vetriolo la replica dell’avvocato Giuseppe Pagliani, capogruppo Fi-Pdl provincia dopo le polemiche e gli imbarazzi seguiti alla presa di posizione di don William Neviani, don Raimondo Zanelli e don Graziano Gigli.

Pagliani, autore di ben sei interrogazioni su Poiatica (“ancora senza risposte adeguate”) sfida l’autorità sanitaria a pubblicare tutti i dati del registro tumori, non solo per fare chiarezza sulla discarica carpinetata, ma anche per capire quali sono le zone della provincia più a rischio e maggiormente colpite.

giuseppe«E’ fuori luogo e fuori tempo la risposta del Pd di Carpineti alla lettera dei tre parroci – esordisce Pagliani – Ma come, è da aprile 2013 che si discute di questa situazione della discarica di Poiatica, sono mesi che dalla Provincia non riceviamo risposte adeguate alle sei interrogazioni da me presentate relative  poste in merito alle varie criticità della discarica, e solo adesso il Pd  con un ridicolo atteggiamento vittimistico torna a pretendere piena credibilità».

«Ma chi vogliono prendere in giro? Certo, la loro rabbia è comprensibile, si è ormai in campagna elettorale e la lettera dei tre parroci li ha evidentemente feriti a morte, a questo punto se la prendono ancora con chi nei comitati per anni e per mesi ha ripetuto gli stessi concetti. La lettera dei parroci è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ma non hanno il coraggio di ammetterlo».

Pagliani poi punta il dito sull’Azienda sanitaria locale: «Incredibile la protervia con cui anche dall’Asl si tenta di replicare per demolire quello che i parroci hanno coraggiosamente affermato. Dall’Asl il solito gioco delle tre carte, e le mezze verità con il contagocce! Perché se come affermano, hanno i dati di tutti i comuni della provincia, come mai in tanti anni, non si sono mai degnati di renderli pubblici?».

«La replica della dottoressa Riccó apparsa sui quotidiani è aberrante. Se come afferma la dottoressa l’Asl ha statisticamente raccolto dati più raccapriccianti negli altri comuni della provincia, per quale ragione se li tiene chiusi in un cassetto? E come mai si riduce a rimarcare il numero dei nati vivi? Che senso ha? Perché – aggiunge il politico – non specifica il numero degli aborti terapeutici e di quelli spontanei dovuti a sofferenze fetali causate dagli effetti tossici degli inquinanti ambientali? E perché non pubblica anche tutti i dati di incidenza che riguardano le patologie degli adulti, comune per comune, come mai si sono degnati di fare?  E per quale motivo Iren ha fatto condurre  uno studio accurato di previsione della ricaduta nell’atmosfera degli inquinanti da biogas, in un raggio di diversi chilometri attorno alla discarica, se tutto questo fosse stato altamente improbabile?

Per ultimo voglio rimarcare ancora che quando si è aperta  ufficialmente la discarica di Poiatica si è taciuto sulle frane correlate all’attività delle cave del Dorgola, e per anni nella stesura dei vari Ptcp si è pensato bene di non far mai desumere ad alcuno la pericolosità geologica del sito della discarica.

Per ultimo, non posso che esprimere profonda gratitudine per il coraggioso atto di verità con cui Don William Neviani, Don Raimondo Zanelli e don Graziano Gigli sono scesi umilmente in campo, a difesa della salute e del futuro dei loro concittadini.

Il mio impegno personale e quello del gruppo FI-Pdl in Provincia – conclude Pagliani – non verrà mai meno sino a quando definitivamente la discarica di Poiatica verrà finalmente e definitivamente chiusa».

***

LA REPLICA DELLA DIREZIONE SANITARIA AUSL

comiche_091Alcune precisazioni in merito alle pesanti dichiarazioni dell’Avv. Pagliani sul tema della discarica di Poiatica.

L’aggressività dei toni e l’insinuazione del capogruppo provinciale di Forza Italia-PDL che questa Azienda nasconda importanti informazioni sullo stato di salute della popolazione, ci inducono a rispondere in modo preciso e dettagliato.

L’Azienda USL di Reggio Emilia è una delle aziende territoriali che ha più investito sulla prevenzione, sulla conoscenza dello stato di salute della sua popolazione e sulla ricerca epidemiologica e ambientale.

L’Azienda dispone dei seguenti dati: registro di mortalità, registro tumori, registro diabete, registro mesoteliomi; a questi si aggiungono il sistema di sorveglianza degli esiti dei parti (Certificato di assistenza al parto) e le sorveglianze delle malattie infettive. Questi registri e sorveglianze, nati per misurare la presenza delle patologie, possono fornire dati epidemiologici attendibili, in grado cioè di descrivere l’andamento delle malattie e delle cause di morte in un certo territorio e in un determinato periodo.

I dati di questi registri sono periodicamente pubblicati e disponibili sul sito dell’AUSL o della Regione. Il livello di dettaglio con cui i dati vengono pubblicati è stabilito sulla base della numerosità degli eventi: per la mortalità viene pubblicato regolarmente un atlante della mortalità che fornisce dati per comune e per causa di morte; per il registro tumori il livello comunale non viene pubblicato perché i numeri sono troppo piccoli e non sarebbero sufficientemente informativi.

I registri sono comunque a disposizione della cittadinanza (enti locali, associazioni di cittadini o qualsiasi altra rappresentanza dei cittadini) che può fare richieste specifiche di dati con differenti disaggregazioni. A queste richieste l’Azienda risponde entro pochi giorni, non solo fornendo le tabelle richieste, ma spesso aiutando i richiedenti a formulare le richieste stesse e fornendo un supporto metodologico per l’interpretazione.

Il servizio sanitario dispone inoltre di dati che rilevano le sue prestazioni: ricoveri, specialistica ambulatoriale, farmaceutica, pronto soccorso, attività di assistenza territoriale. Questi dati possono contribuire alla redazione dei registri, ma se si vuole analizzare l’andamento di una particolare malattia è necessario condurre delle specifiche ricerche.

Queste ricerche sono state effettuate in altre occasioni dall’AUSL per problematiche simili, con metodologie adeguate: in particolare non è sensato cercare di stabilire un nesso causale fra l’esposizione ambientale e patologie rare su di una popolazione piccola, perché anche se il rischio ci fosse, la possibilità di osservarlo è inesistente. Devono essere condotti studi più grandi su più siti simili, come è stato fatto da questa AUSL nel caso degli inceneritori con lo studio MONITER e sull’inquinamento ambientale, principalmente da traffico, con lo studio EPIAIR2. In particolare lo studio degli esiti pre-natali, al contrario della mortalità infantile, necessita di meticolose indagini sulla popolazione in studio e sulle popolazioni con cui la si confronta; nonostante gli sforzi fatti da molti gruppi di ricercatori, studi sugli aborti spontanei e, soprattutto, sulle malformazioni infantili, sono sempre affetti da una grande incertezza sull’affidabilità dei dati su cui si basano.

Per questo motivo la discarica di Poiatica è stata inserita, anche grazie all’interessamento della Regione e dell’Azienda USL, nello studio multicentrico sugli effetti sulla salute dei processi di trattamento dei rifiuti, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e voluto dal Ministero della Salute. Sebbene l’AUSL di Reggio Emilia sia la più solerte nel fornire i dati richiesti, i tempi di uno studio nazionale non sono però stabiliti da questa Azienda.

Nel corso degli ultimi anni l’Azienda ha preparato relazioni e ha restituito dati il più dettagliati possibili in risposta alle istanze sollevate dalla cittadinanza e da interlocutori istituzionali, oltre a partecipare a diversi incontri pubblici.

Per la presentazione delle pubblicazioni del Servizio di Epidemiologia, sono infine stati organizzati nel corso degli ultimi anni a Reggio Emilia, i seguenti convegni aperti a professionisti e cittadini:

– 11 aprile 2003: Seminario “Il Registro Tumori della Provincia di Reggio Emilia”;

– 7 giugno 2005: Convegno “Incidenza, sopravvivenza e fattori di rischio dei tumori”;
– 5-6-7 aprile 2006: 10° Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Registri Tumori; – 25 giugno 2008: Convegno “Il registro tumori di Reggio Emilia: 10 anni di incidenza”

– 30 novembre 2009: Convegno “I tumori nella Provincia di Reggio Emilia nel 2007:  analisi dei dati e progetti di ricerca”;

– 12 ottobre 2012 “La prevalenza dei tumori e la riabilitazione oncologica: quali sfide per il futuro?”

Rigettiamo con forza le insinuazioni e le offese dell’Avvocato Pagliani sulla trasparenza e la correttezza etico-deontologica dell’Azienda e dei suoi professionisti nella tutela della salute della comunità e ci riserviamo di valutare se questo suo intervento possa essere lesivo della immagine della nostra istituzione.

Come sempre avvenuto in passato, ribadiamo la nostra disponibilità a qualsiasi confronto basato su dati scientificamente dimostrabili.

Daniela Riccò – Direttore Sanitario Ausl

La Riccò è la prima a sinistra

La Riccò è la prima a sinistra

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *