24/1/2014 – Undici canzoni che raccontano la voglia di riscatto per non essere solo spettatori della propria vita. Si intitola “Fall&Rise” e viene presentato domani, sabato 25 gennaio, alle 17.30, al Cinema del Carbone di Mantova (via Oberdan 11), l’album d’esordio del cantante e musicista reggiolese Alessandro Terzi.
Disco dalle atmosfere aperte e a tratti malinconiche, che strizza l’occhio al blues ma ha forti profumi della bassa padana, “Fall&Rise” è il frutto di tre anni di lavoro nato dal desiderio di mettere in musica la speranza di chi aspetta la giusta chance per far sentire la propria voce e condiverla con chi si sente oppresso da percorsi già battuti.
“Scrivere canzoni richiede molto coraggio – racconta Alessandro Terzi – è come farsi una radiografia, mettersi nudo davanti a tutti. Ho impiegato tre anni per scrivere queste undici canzoni: all’inizio scrivevo senza avere un filo conduttore preciso, una trama delineata in testa, il senso si è rivelato nella sua interezza, prendendo forma da esperienze e storie personali ma non solo mie”.
Negli undici brani, tutti scritti in inglese, speranze individuali e consapevolezze un po’ amare si mescolano verso una presa di coscienza più ampia: la libertà non è garanzia di realizzazione personale, e solo il desiderio di riscatto che parte da dentro di noi può farci rialzare dopo ogni caduta.
Testi e musiche sono scritte e realizzate da Alessandro Terzi. “Fall&Rise” è stato registrato da Stefano Riccò al Dudemusic Studio di Correggio (Re).
Il videoclip di presentazione di Fall&Rise è visibile su https://www.youtube.com/watch?v=OlV1cEyPLvc
CHI E’
Reggiolese di origine e da qualche anno mantovano di adozione, Alessandro Terzi si è formato al Conservatorio “L. Campiani” di Mantova seguendo le lezioni di noti jazzisti mantovani come Mauro Negri e Simone Guiducci. Ha suonato in varie band blues e non solo, tra cui “Wild Brothers Band”, “Nuovi Cedrini”, “Intransito”, “AT Blues Band”. Grande appassionato di questo genere, ama fondere le sonorità suggestive del blues con armonie più complesse a cavallo tra il pop e il jazz.