22.12 – Tutti i big del renzismo calciofilo reggiano (sindaci, assessori, consiglieri, membri della segreteria provinciale) vogliono viaggiare in prima. Affacciarsi dal finestrino della tribuna vip e dire “Ciao mamma guarda come mi diverto” alle telecamere delle tv nazionali (testo di Baricco, musica di Jovanotti, satira di Crozza).
Il calcio, in fondo, è la prosecuzione della politica con altri mezzi, basta una fede (una bandiera) e il gioco è fatto. Un rito: quando arriva in campo il capo ci si stringe tutti a corte (“siam pronti alla morte”), e non potrebbe essere altrimenti.
Non ci vogliono sociologi o politologi o psicologi o etologi o antropologi o esorcisti a capirlo: basta scorrere le bacheche dei social network. Insomma, è così, si sa e basta, ogni città ha il suo codazzo proprio come ogni giorno ha la sua pena e ogni partito ha i suoi commissari tecnici (senza contare i commissari straordinari dei comuni: l’ultimo caso a Correggio). E poi dicono di Berlusconi, che lui caccia la grana, che tra l’altro il Milan è suo, e comunque anche i ricchi piangono la decadenza dei campionati e l’essere decaduti dal Parlamento.
Ed è in questi casi che partono i flash delle foto, gli hashtag su Twitter, i “mi piace” su Facebook, i tramonti di Barilli su Instagram: perché il fenomeno del “selfie”, cioè dell’autoscatto e autocitazione, dunque dell’autocelebrazione e dell’autoreferenzialità, non riguarda solo le adolescenti in costume ritratte di spalle davanti allo specchio, no: riguarda tutti, fantacalcio e fantapolitica inclusi.
Intanto è arrivato in libreria il romanzo dei neroverdi del Sassuolo, scritto da un giornalista del posto ed edito dalla reggiana Aliberti (alla libreria Incontri, in centro, sta andando forte). Una risposta “squinziana” ai tre volumi sulla storia del calcio granata scritta qualche anno fa dall’assessore allo sport Del Bue
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Le foto di Delrio di fianco a Renzi e a Squinzi ieri allo Stadio Mapei, ribalzata sui profili reggiani dei social network, ha fatto imbufalire i tifosi granata. Una compilation di commenti critici, compresi alcuni insulti (sembra proprio ad opera di ultras) rivolti all’ex sindaco di Reggio (oggi ministro) e all’assessore allo sport in carica Mauro Del Bue: “carinerie” a caldo, sfoghi gratuiti e fuori misura che ovviamente non pubblichiamo. Riportiamo qui sotto, invece, alcuni passaggi di un lungo scambio di pepate battute (via Facebook) tra Del Bue e alcuni suoi amici virtuali (beh, a giudicare dal mood espresso diciamo che “amici” è una parola grossa): un attacco concentrico che ha dato vita a un siparietto all’insegna del pane al pane e vino al vino. Una corrida cui l’assessore ha risposto per le rime, mostrandosi amareggiato e a sua volta incazzato. Ecco un piccolo florilegio della polemica andata in scena (cioè online) nelle ore scorse.
“Mauro è ora di finirla, una presa per il culo continua, zero rispetto” (P. V.)
“Fate ridere, politici ridicoli, vergognatevi tutti… Delrio non guarda la reggiana da anni” (P. D’A.)
“Se avesse avuto i soldi sarebbe già stato della Reggiana, caro Alessandro, ma voi avete il culo di avere uno come Squinzi e noi la sfiga di avere uno come Barilli… tutto qua” (P. B.)
“Squinzi non c’entra un cazzo… È stato supplicato di venire a Reggio da Del Bue e Delrio” (D. G.)
“Ma smettila di dire cazzate, io Squinzi non lo conosco e non gli ho mai parlato, ma come ti permetti di pensare che io abbia mai supplicato qualcuno in vita mia? E poi adesso mi sono anche stufato. Io sono molto più tifoso della Reggiana di tutto voi. Chi ha scritto tre libri sulla storia granata e chi ha fatto pagando a di tasca sua una mostra come quella che ho fatto io…” (Mauro Del Bue, d’ora in poi M.D. B.)
“Comunque non è andato niente come voleva, quindi aspettiamo le sue dimissioni. La mostra l’ha fatta per niente (dove si trova adesso?). Lo stadio è del Sassuolo, e basta dire cazzate, saremo ospiti a casa nostra. Avete fatto della fatica per poi fare il regalo di Natale a Mapei, quindi fuori dalle balle” (M.V.)
“Mauro tu facevi parte dell’amministrazione comunale capeggiata in quanto sindaco da Del Rio, possibile che questa cosa ti sia indifferente e che il tuo unico commento sia rivendicare quel che hai fatto/non hai fatto? Io ti parlo con rispetto, credimi. Il tuo ignorare questa cosa, ovvero che il nostro ormai ex sindaco si faccia pizzicare di fianco a Squinzi nella SUA città a vedere il Sassuolo, non fa altro che sposare la tesi sostenuta da gran parte dei tifosi granata, ovvero che quella amministrazione tanto bene alla Reggiana evidentemente non ne voleva. E il massimo esponente se ne frega altamente e manca di rispetto alla città che gli ha dato da mangiare tutti questi anni. Bah” (P.V.)
“Il teatrino dell’offerta con partecipazione del Comune è un teatrino indegno… Tutti sapevano tranne lei e Delrio. Vergogna! A Sassuolo l’assessore allo sport si è dimesso… Lei no. Neanche una parola di sdegno per la vicenda… Nessuna rimostranza verso Squinzi… Stomachevole” (D. G.)
“Non vale neanche la pena risponderti, sei solo un poverino. Sei solo uno dei 5 Stelle che c’è l’ha nome per motivi politici. Meriti solo la mia compassione. Io ho scritto tre libri sulla Reggiana non per passione ma per soldi? Non sai neanche quel che dici. L’assessore di Sassuolo si è dimesso mica per lo stadio, ma per motivi personali. Io non tolgo mai nessuno dai miei amici. Preferirei però avere amici con un briciolo di intelligenza… Delrio non è sindaco di Reggio. È ministro dello sport. Che c’entro io col ministro dello sport? Io porto la responsabilità di quel che ha fatto l’amministrazione comunale. E credo abbia fatto il massimo, anzi di più per far sì che lo stadio lo comprasse la Reggiana. È pazzesco che ci siano tifosi che non lo abbiano capito o che non lo vogliano capire” (M. D. B.)
“Blablabla, Del Bue che cazzo c’entra la politica? Ti rifugi in scuse demenziali… Impara a parlare coi fatti” (D. G.)
“Tu sei un maleducato. Guarda il mio curriculum, di politico, di storico, di filosofo, di amministratore. Tu cosa hai fatto nella vita?” (M. D. B.)
“I miei fatti riguardano me, anche se fossi un fallito… In ogni caso alla collettività non interessa. Lei invece coi fatti non ha impedito questo fallimento storico per Reggio. E ciò riguarda invece la collettività… Oppure non si può neppure esprimere critiche? Ah no, già: lei hai scritto libri, mostre blablabla” (D. G.)
“Visto che non vuoi comprendere quello che scrivo ti invito a parlare con me, perché non ho nulla da nascondere e perché voglio che i tifosi anche quelli più imbestialiti possano apprezzare quel che ho fatto. Se vuoi incontrarmi io sono disponibile anche domani. Dimmi a che ora e se vuoi ti invito a bare un caffè” (M.D.B.)
“Non mi interessano le discussioni al caffè… In pubblico, come è adesso, può spiegare a tutti come sia possibile che abbia operato affinché Squinzi venisse a Reggio e che non abbia rimostrato nulla verso questo personaggio dopo che ha acquistato lo stadio con una mossa a dir poco scorretta per la Reggiana” (D. G.)
“Ma io veramente non capisco. Ho visto la foto con Delrio, Squinzi e Carnevali. Credo ci fosse anche Renzi. Qual è il problema? Sarebbe un problema se Delrio si fosse messo d’accordo con Squinzi e Carnevali per fare in modo che Mapei comprasse lo stadio. Io francamente questo non lo so” (M. D. B.)
“Questa intanto sembra un ammissione… e quello che non sembra un problema per lei lo è per la stragrande maggioranza di tifosi granata” (D. G.)