Ufficiale medico sotto processo perchè ha aiutato una gatta a partorire. L’Enpa si mobilita

23/12Sono circa 10mila le persone che, in poco più di 24 ore, hanno sottoscritto la petizione promossa dall’Enpa a sostegno di Barbara Balanzoni, l’ufficiale medico italiano di stanza in Kosovo e finito sotto processo con l’accusa di disubbidienza aggravata e continuata per avere salvato una gatta partoriente ed i suoi cuccioli. La micia si era infatti rifugiata sotto una struttura prefabbricata del compound italiano e, come la stessa Balanzoni ebbe modo di verificare dopo avere ricevuto la segnalazione di alcuni militari, correva un imminente pericolo di vita. Di fronte a tale rischio, la dottoressa, che operava con la qualifica di anestesista-rianimatore, si attivò immediatamente per prestare soccorso a “mamma gatta”.

Purtroppo, il gesto dell’ufficiale medico italiano non solo è stato punito con cinque giorni di consegna ma rientra anche tra i capi d’accusa da cui la dottoressa è chiamata a difendersi nel processo militare che la vede imputata e che si aprirà il 7 febbraio 2014. Per questo, la senatrice Silvana Amati ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa, il professor Mario Mauro

«Si chiede di sapere – è scritto nell’atto firmato dalla Senatrice Amati – se il Ministro della Difesa non ritenga piuttosto di sostenere l’operato della dottoressa Balanzoni anche in osservanza all’adesione dell’Italia e quindi del Governo al Trattato di Lisbona che all’articolo 13 definisce gli animali come “esseri senzienti” e riconoscendo altresì il valore dell’operato svolto dalla Balanzoni che ha contribuito a dare rilievo all’azione e all’immagine dell’Esercito Italiano quale ambasciatore di pace nelle missioni internazionali».

Al Ministro Mauro si è rivolta anche la presidente dell’Enpa, Carla Rocchi, con una lettera aperta chiedendo un suo personale intervento. «E’ inconcepibile che un’azione così alta e nobile e di così elevato valore etico possa essere oggetto di punizione – dichiara Rocchi -. Tra l’altro, la dottoressa Balanzoni è stata il medico che nel 2012 ha messo in contatto l’Esercito italiano e l’Enpa permettendo di avviare quella collaborazione che ha fatto giungere in Italia, salvandoli anche in questo caso da morte certa, undici cani dal Kosovo e due dall’Afghanistan.»

«Le chiedo pertanto, Signor Ministro, una forte presa di posizione ed un tempestivo intervento a favore della Dottoressa – prosegue Rocchi – la cui unica “colpa” è stata quella di aiutare degli animali bisognosi e di adempiere al proprio dovere di medico.» L’Enpa ha inoltre promosso sulla piattaforma Firmiamo.it una petizione online con cui si sollecita un intervento a favore della dottoressa e che può essere firmata a questo indirizzo http://firmiamo.it/sig–ministro-salvi-il-medico-amico-degli-animali.

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