Basta auto: assessori in viaggio solo con treni e bus. La Giunta taglia d’urgenza i rimborsi dopo l’inchiesta di Giovannini & C.

Basta auto privata. D’ora in poi amministratori e consiglieri comunali di Reggio dovranno spostarsi in treno e in bus. La Giunta ha deliberato d’urgenza, ma in ritardo di tre anni sulla legge del 2010, l’austerity per le missioni fuori comune.  Perchè tanta fretta? Il gruppo di Progetto Reggio ha cominciato a mettere il naso nei rimborsi, e qualcuno si è preoccupato. Giovannini e Irali avvicinati dall’assessore Catellani. 

4/12 – La Giunta comunale di Reggio Emilia ha deliberato d’urgenza un robusto taglio ai rimborsi delle spese di trasferta sostenute dagli amministratori. In base a all’atto approvato nella seduta di martedì 26 novembre, d’ora in poi assessori e consiglieri comunali, per le missioni fuori comune debitamente autorizzate dal capo dell’amministrazione (oggi il prosindaco Ferrari) o dal presidente di Sala del Tricolore, dovranno viaggiare in treno e in bus. Se usano l’auto privata pagheranno la differenza di tasca propria.

La delibera allinea il comune di Reggio con un ritardo di tre anni al decreto legge 78 del 2010.

D’ora in poi assessori e consiglieri comunali, per le missioni fuori comune debitamente autorizzate, potranno ricevere per il viaggio una somma corrispondente al solo costo dei mezzi pubblici (treno di prima classe e autobus), anche se usano l’auto privata.  Alla delibera è allegata anche una tabella: per una missione istituzionale a Piacenza saranno rimborsati 12,50 euro, per  Parma 6 euro, per Modena 6 euro e per Bologna 10,5 euro.

La vecchia norma  che prevedeva il rimborso chilometrico pari a un quinto del prezzo di un litro di benzina, resta in vigore solo nel caso in cui “la località di missione non sia raggiungibile dai mezzi di trasporto pubblico”. Non è chiaro al momento se il rimborso benzina spetti anche se al momento del rientro non vi siano più mezzi pubblici utili.

Perché tanta fretta nell’approvare la delibera, dopo che era rimasta in stand-by per tre anni? Il fatto è che da tempo i rimborsi degli assessori erano nel mirino del gruppo di Progetto Reggio, che hanno cominciato a raccogliere una gran mole di documentazione. E qualcuno evidentemente ha pensato bene che era giunto il momento della spending review. Si è saputo che l’assessore Catellani ha avvicinato i consiglieri Irali e Giovannini, invitandoli a tener conto della delicatezza dell’argomento anche sotto il profilo della “privacy”.

Conferma Giacomo Giovannini, capogruppo di Pro.Re: “Abbiamo compiuto una verifica su quella che era la gestione dei rimborsi degli assessori e dei consiglieri comunali, e abbiamo riscontrato una situazione di controllo inadeguato della gestione”. Giovannini si riserva di rendere noti nei prossimi giorni i risultati dei controlli, e per ora accenna a “tipologie di rimborsi politicamente ingiustificate, rimborsi privi di ricevute oppure per spese di tipo personale”.

E aggiunge: “Quando abbiamo discusso il regolamento della pubblicità patrimoniale dei consiglieri, su nostra iniziativa sono stati approvati due atti, con pochissime astensioni: la pubblicazione su internet dei rimborsi degli amministratori dal 2009 e l’introduzione di “schede di missione” obbligatorie per un rendiconto completo a partire dall’autorizzazione iniziale sino alla relazione conclusiva”.

Nella delibera del 26 novembre, tuttavia, non figurano né le schede di missioni né la pubblicazione dei rimborsi su internet.

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