13/12 – Nella serata di ieri, dalle 21,00 e fino a notte inoltrata, è stato svolto un altro servizio di controllo in un opificio gestito da cittadini cinesi. Anche in questo caso la Questura si è avvalsa della collaborazione di funzionari dell’Ausl, dalla Direzione Provinciale del Lavoro e dei Vigili del Fuoco per effettuare l’ intervento in una proprietà di due cittadini cinesi.
All’interno di un immobile di via Zatti, al piano terra, venivano individuati due laboratori, ciascuno con sette cittadini cinesi intenti ad effettuare lavori tessili. I committenti però erano italiani.
Dei 14 cittadini cinesi presenti, al termine delle operazioni di identificazione una donna risultava priva di permesso di soggiorno. In questo caso uno dei due titolari cinesi, in quanto datore di lavoro, veniva denunciato per il reato di impiego di lavoratori stranieri senza permesso di soggiorno e le attività lavorative venivano sospese.
Per la donna l’Ufficio immigrazione ha iniziato la pratica di espulsione.
Nello stabile i dormitori erano posti ai piani superiori e, per quanto in cattive condizioni dal punto di vista igienico, non presentavano problematiche strutturali tali da inibirne l’uso.