17/12 – Intanto un ringraziamento da parte di tutto il nostro “Movimento” a questa testata giornalistica che pur criticando alcune nostre scelte strategiche è stata l’unica a pubblicare il nostro comunicato e ad informare i cittadini del convegno su Reggio e Mezzogiorno. Davvero un grazie di cuore. Accettiamo di buon grado la vostra osservazione che mi sembra arguta e intelligente.
Sono cresciuto in una famiglia con una cultura profondamente di sinistra e mai ho nascosto le mie idee politiche, nonostante dalla politica sia rimasto profondamente deluso.Da qui la mia scelta di avviare un percorso lontano dai partiti dove permeano conflitti imperanti che nulla hanno a che vedere con le questioni e i temi che la politica nel senso più nobile del termine presuppone. Detto ciò, la scelta di invitare persone di sinistra è stata causale e ciò per il semplice fatto che sono gli attuali amministratori della città di Reggio Emilia.
Tutto ciò non ha precluso l’invito anche a qualche politico di destra che però ha ritenuto opportuno non partecipare, probabilmente proprio a causa di quei conflitti e delle contraddizioni del sistema politico attuale che tra l’altro è stato proprio l’oggetto del dibattito. “Reggio e Mezzogiorno” è stato il titolo della nostra iniziativa… sì, perchè riteniamo che Reggio è Mezzogiorno.
Il nostro obiettivo sarà quello di mettere al centro della discussione politica di sinistra ma anche di destra i temi essenziali di cui la politica si deve occupare. Iniziando da Reggio Emilia che è una città che adoro per la sua straordinaria storia e per il senso del bene comune che caratterizza i propri cittadini.
Abbiamo ritenuto opportuno iniziare con le attuali forze che amministrano la città per poi allargare a tutti coloro che intendano interpretare l’azione politica nel suo significato più vero evitando i conflitti e le anomalie di una macchina che è, evidente a tutti, ormai rotta. Il Movimento è aperto a tutti coloro che si vogliono occupare dei beni comuni e che vogliono avviare un ‘azione politica che miri alla produzione della ricchezza prima ancora della redistribuzione. Un fine nobile ed arduo perchè metterà a dura prova chi attualmente detiene il potere per prestigio o peggio per interessi particolari.
La situazione attuale del nostro paese con la protesta che incalza è l’evidenza di questo fallimento. Aver dato tantissimo spazio alla protesta violenta che rischia di delegittimare lo Stato e valorizzare i fenomeni mafiosi, e soffocare la nostra protesta che invita al dialogo e crede ancora nelle Istituzione e nella passione politica è la prova che il nostro contributo non va disperso. Nel complimentarmi ancora per aver dato un filo di voce alla nostra azione, vi ringrazio e vi auguro un felicissimo Natale.