17/12 – Il mondo dei costruttori italiani di macchine e attrezzature per ceramica chiude il 2013 confermando la propria leadership mondiale.
Secondo i dati pre-consuntivi raccolti dal Centro Studi Acimac (Associazione Costruttori Italiani di Macchine e Attrezzature per Ceramica), il fatturato di settore infatti mantenersi sugli stessi livelli del 2012 e cioè pari a 1.670 milioni di euro.
Un risultato importante se si considera il calo generalizzato dell’industria delle costruzioni a cui l’impiantistica per ceramica è strettamente legata.
Risultano lievemente in crescita le esportazioni che rappresentano il 79% del giro d’affari totale e si attestano a 1.300 milioni di euro (+1% sul 2012). Anche nei dodici mesi del 2013, le tecnologie per ceramica italiane sono state installate in tutti i principali mercati mondiali, dall’Asia al Medio Oriente, dal Nord Africa alle Americhe, al continente europeo.
Il maggior dinamismo è stato riscontrato sui mercati asiatici, in particolare nei Paesi Asean e in Sud America, mercati che prima di altri si sono affrancati dalla crisi mondiale degli ultimi anni.
Leggermente in calo il mercato italiano, che si ferma a 370 milioni di euro.
“Ancora una volta, il nostro settore ha mostrato una capacità di reazione sorprendente – ha dichiarato il presidente di Acimac, Fabio Tarozzi – Le nostre aziende continuano a presidiare i mercati mondiali offrendo alla clientela sempre nuove soluzioni applicative e maggiori servizi di assistenza, sacrificando i margini di guadagno aziendali, pur di non lasciare spazio alla clientela internazionale”
“Presidiare i mercati mondiali è, infatti, – aggiunge Tarozzi – un’impegno sempre più gravoso, che richiede risorse umane e finanziarie sempre maggiori, e l’0unica via possibile è quella dell’aggregazione fra le imprese”.
“Per questo abbiamo accolto con estremo piacere la ripresa delle attività della nuova ICE-Agenzia, tra i principali supporti pubblici alle nostre attività internazionali, e ci auguriamo – ha aggiunto Tarozzi – che nei prossimi anni i fondi a disposizione dell’Agenzia possano tornare a livelli sufficienti”.
Per quanto riguarda il 2014, i macro indicator economici e quelli specifici di settore fanno stimare una moderata crescita, grazie principalmente, all’attesa ripresa degli investimenti sui mercati internazionali.
Per il 2014 il clima è di fiducia per risultati in crescita.