La Interpuls di Albinea in Bangladesh: insegna come produrre più latte dove le vacche sono sacre

12/12 – La Interpuls di Albinea– specializzata negli impianti di mungitura – è presente in oltre 70 paesi nel mondo, nei quali esporta il 90% del prodotto annuale, è sbarcata in Bangladesh.

«L’approdo in questo paese è stata condotto mettendo in primo piano il training e la formazione dei partner commerciali – spiega Gabriele Nicolini, General Manager di InterPuls – L’avventura che abbiamo intrapreso qualche anno fa ha iniziato a dare i sui fruttiI prodotti sono importanti, ma spesso la chiave di volta è la diffusione di conoscenza, che porta il distributore a percepire il brand come un qualcosa di più di un semplice partner tecnologico».

La formazione degli operatori di settore, promossa da InterPuls, ha permesso di diffondere “know-how” all’interno del paese, stimolando i tecnici a comprendere i benefici di una cultura zootecnica più moderna.

Gli allevatori – che in media posseggono 3 vacche – hanno percepito l’importanza di iniziare a ragionare in modo più imprenditoriale, cercando di produrre più latte che, oltre alla parte di autoconsumo, permetta di essere venduto a piccoli caseifici, generando profitto che potrà essere investito nel miglioramento della mandria e nell’ammodernamento dei macchinari.

Questo volano sarà di enorme aiuto al miglioramento della qualità di vita del settore agricolo Bengalese ed a InterPuls sta a cuore diffondere la consapevolezza che il mondo del latte, così come l’agricoltura in generale, saranno players che giocheranno un ruolo fondamentale nel futuro, viste le prospettive di crescita della popolazione mondiale che sarà superiore ai 9 miliardi nel 2050 – continua Nicolini – L’esperienza decennale consolidata in Paesi vicini, sia culturalmente che geograficamente è servita per approcciare il Bangladesh nel miglior modo possibile”. Con questa impegno InterPuls conferma il suo ruolo attivo nello sviluppo della filiera lattiero-casearia nel sud est asiatico supportando con tecnologia e formazione i “milk producers” locali”.

Il mercato lattiero-caseario in Bangladesh

Il Bangladesh è un paese a forte vocazione zootecnica, ma con un basso consumo pro-capite di lattiero-caseari (35 kg. A testa). Forte però di una popolazione di 160 milioni di persone con una “middle-class” in aumento che sta convertendo le abitudini alimentari verso uno stile sempre più occidentale.

La mungitura in Bangladesh è per la stragrande maggioranza manuale, ma la crescita dei consumi di latte e derivati obbligherà i produttori ad adottare la mungitura meccanizzata, per poter conferire – all’industria di trasformazione – un prodotto dal punto di vista organolettico di qualità e di sicura igiene.

Il latte in Bangladesh – tra la produzione vaccina e bufalina – si attesta su una produzione annuale 3 milioni di tonnellate, in costante crescita dagli anni ‘90, generato da un milione e trecentomila piccoli allevamenti. Il latte è alla base dell’alimentazione Bengalese e la produzione è principalmente destinata all’autoconsumo famigliare.

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