20/12 – Il serial killer Bartolomeo Gagliano, evaso dopo un permesso premio, è stato catturato a Mentone, in Francia. Lo ha riferito il ministro Cancellieri, accompagnando con un “Evviva, evviva” la notizia.
L’uomo è stato catturato a Mentone, subito dopo il confine con la Francia, dopo un appostamento. Uomini della Gendarmerie hanno individuato in un parcheggio l’auto con cui il serial killer era fuggito targa e hanno atteso il ritorno per bloccarlo. Nell’albergo dove alloggiava ritrovata la pistola. Guagliano era fuggiato dal carcere di Marassi. alle sue spalle ha innumerevoli evasioni di cui tre dall’Ospedale psichiatrico di Reggio nel 1990, 1991 e nel 1994. Nel ’90 torno ll’Opg dopo aver saprato in faccia alla sua fidanza a Firenze. Dopo la fuga del ’94, invece Gagliano uccise un guardia giurata a Pietra Ligure.
Si profila un trasferimento per il direttore del carcere di Genova Marassi Salvatore Mazzeo per le dichiarazioni rilasciate all’indomani dell’evasione del serial killer. La misura non è legata all’iter di concessione del permesso premio, per il quale anche il direttore del carcere fornisce un parere informato al magistrato di sorveglianza, ma alle dichiarazioni fatte da Mazzeo dopo l’evasione due giorni fa, il 18 dicembre. “Non sapevamo che avesse quei precedenti penali” per diversi omicidi, “stando agli atti per noi era solo un rapinatore”, ha dichiarato. Oggi lo stesso ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri, ha invece spiegato che, nella sua informativa alla Camera, “in carcere tutti erano a conoscenza del percorso di Galliano”.
“Bartolomeo Gagliano – ha detto ha detto il suo legale – mi ha telefonato oggi a mezzogiorno che si voleva costituire. E invece l’hanno catturato prima. Sono dispiaciuto per aver tradito la fiducia della dottoressa Verrina e del dottor Mazzeo sono state le prime parole del fuggitivo”.
Stamani il ministro Cancellieri ha riferito alla Camera sull’accaduto: “Il magistrato di sorveglianza che il carcere erano a conoscenza dell’ampio curriculum criminale di Bartolomeo Gagliano. Dico questo – ha sottolineato il ministro – per sgombrare il campo dagli equivoci sorti dopo le prime dichiarazioni del direttore del carcere di Marassi che sembrava sostenere che il carcere non aveva conoscenza della storia criminale del detenuto, cosa smentita dalla corrispondenza intercorsa tra la direzione del carcere e la magistratura di sorveglianza”. Il giudice di sorveglianza “ha concesso il permesso sulla base di tutti gli elementi di conoscenza che erano necessari al fine di adottare quella delicata decisione, stando alle risultanze sin ad ora acquisite”.
Intanto il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha avviato un’azione disciplinare nei confronti del Direttore della casa circondariale di Marassi “in relazione alle inopportune e intempestive dichiarazioni rese alla stampa” riguardo all’evasione del detenuto Bartolomeo Gagliano.
“Avevo una informativa generica”, del carcere Marassi, Salvatore Mazzeo. “Abbiamo rispettato la legge, è successo l’imponderabile. Il passato di Gagliano non doveva contare. Penso che Gagliano stia pensando di costituirsi, non credo che andrà all’estero. Se non si costituirà presto sarà preso – aveva detto – noi abbiamo fatto tutto il necessario, quello che è successo è imponderabile. Certo, non posso dire che non sono dispiaciuto perché è un fallimento quando un detenuto evade. Come è un fallimento quando una persona muore in carcere.