22/12 – Previsione di fatturato a 406 milioni di euro, in aumento del 6,6% rispetto al 2013. Salvati 450 posti di lavoro dalle riduzioni della spesa pubblica. Coopservice archivia un buon 2013 rispetto alla pesantezza del clima economico e politico. Il presidente Roberto Olivi è riuscito a guidare il colosso di Cavriago fuori dalla tempesta. Secondo voci insistenti Olivi assumerebbe presto la presidenza del Ccpl, rilevando il testimone dal patron storico Ivan Soncini.
Un bilancio di previsione in crescita nonostante la fase negativa dell’economia e una sempre maggiore attenzione alle politiche di welfare per soci e dipendenti della cooperativa, a partire proprio dal lavoro: sono gli obiettivi – si legge in una nota aziendale – «che Coopservice si è data per il 2014, obiettivi discussi con migliaia di soci nel corso di diverse assemblee svolte su tutto il territorio nazionale. Coopservice prevede di chiudere il 2014 con un fatturato di 406 milioni di euro, in crescita del 6,6% rispetto alle proiezioni del preconsuntivo 2013. Positiva anche la previsione del risultato d’esercizio. Al raggiungimento di questo risultato contribuiscono tutte le linee di produzione di Coopservice: sia quelle tradizionali, sia quelle più innovative, come la logistica sanitaria e l’energy facility management (che produrrà il 6% dei ricavi complessivi nel 2014), sulle quali la cooperativa ha investito negli anni passati e che ora cominciano a produrre risultati positivi».
«Il Paese è in in forte difficoltà e non vediamo ancora nessuna svolta nel breve periodo – ha commentato Olivi – In questo scenario non siamo stati con le mani in mano ad attendere gli eventi, per questo motivo ritengo riduttivo dire che Coopservice “sta resistendo”. Stiamo facendo molto di più, oggi stiamo raccogliendo i frutti di scelte fatte negli anni scorsi. Stiamo compiendo quel “cambio di passo” che assicurerà un futuro positivo a Coopservice. Insieme ai nostri soci abbiamo fatto grandi sacrifici ma abbiamo centrato l’obiettivo prioritario di evitare i licenziamenti nonostante i tagli imposti dalla spending review».
Nel comparto Igiene e Sanificazione sanitaria, sono stati “salvati” 450 posti di lavoro attraverso la riduzione dell’orario di lavoro sancita da accordi sindacali territoriali e accettata da oltre 2.000 tra soci e dipendenti, impiegati nelle strutture sanitarie di nove province. L’obiettivo primario della salvaguardia dei posti di lavoro è stato raggiunto senza richiedere l’intervento di ammortizzatori da parte dello Stato.
«Nel corso del 2014 saranno ulteriormente consolidate e rafforzate le politiche di welfare aziendale per soci e dipendenti – continua la nota di Coopservice – Nel 2013 è stata riconosciuta a tutti i dipendenti una polizza sanitaria integrativa e, tra le altre cose, sono state organizzati centri estivi per i figli di soci e dipendenti, nei periodi in cui le scuole sono chiuse. Un’iniziativa volta a conciliare i tempi di vita e di lavoro degli addetti di Coopservice, che si integra con le politiche di genere sviluppate da una cooperativa in cui il Cda è composto a maggioranza di donne e sono donne la maggioranza dei dipendenti».
«Non sono mancate iniziative di solidarietà. Il Cda della cooperativa ha recentemente deliberato lo stanziamento di 20 mila euro per l’aiuto alle popolazioni della Sardegna colpite dall’alluvione. Una cifra simile era stata stanziata, anche nel 2013, a favore delle popolazioni emiliane colpite dal sisma del maggio 2012. I soci di Coopservice hanno contribuito a rafforzare le iniziative di solidarietà versando, al fondo di solidarietà, il corrispettivo di un’ora di lavoro. Non mancheranno azioni di miglioramento e qualificazione del personale: nel 2014 sarà investito circa un milione di euro per corsi di formazione professionale per soci e dipendenti».