C’è un comune maldestro che “buca” San Silvestro:
“Ci dispiace, non ci sono soldi: questione di priorità”

Veglionissimo negato: Reggio da “città delle persone” a “città della pensione” (tutti in casa, niente panem et circenses: quest’anno vige il coprifuoco d’artificio). Mettete dei Fiori nei vostri cannoni: finalmente un collega bombarda il bromuro di gomma della giunta (“Ipocrisia”)

happy_new_year_animated_greeting cardCi risiamo, cioè ci ricascano (perché andò così anche l’anno scorso, cioè andò in modo scarso, idem con patate e panzane d’aria fritta, e se sbagliare è umano perseverare è tutto fuorché bucolico, men che meno alcolico – eh sì, davvero un Brut capitolo per l’ormai ex Reggio da bere o Reggio dabbene).

Domani, si sa, è l’ultimo dell’anno ovunque, isole comprese: sennonché l’amministrazione reggiana, geniale e innovativa come sempre, è tra le poche sul globo terracqueo a non aver organizzato (né tantomeno previsto) alcun festeggiamento last minute o brindisi frugale o spettacolo low cost in piazza a uso e consumo e abuso del popolino pigro o di bocca buona o a corto di soldi – come invece succede nei centri storici di città a noi vicine tipo Parma, Modena, Mantova.

Christmas-funny-greetingDomandone delle 100 pistole (scariche): trattasi di dimenticanza da giunta in scadenza, di snobismo “ridicol”-chic o di inc-autolesionismo alla Tafazzi? Dal municipio i politici anti-San Silvestro accampano giustificazioni al limite della presa per il “cu…pio dissolvi” di una città guidata da un prosindaco pro tempore che pare abbia in uggia il prosecco e dunque la prosopopea di San Silvestro (prosit!): “Ci dispiace, non ci sono i soldi”, fanno infatti sapere Ferrari e Catellani. Ah ah ah, buona questa. Soprattutto nuova, come no. Loro che (avendo possibilità lavorative ed economiche) magari se ne andranno in vacanza con tanto di bagaglio a mano o Bagaglino in testa.

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new-year-pic-016Ieri pomeriggio, tuttavia, il capogruppo Pd in consiglio comunale ma soprattutto sindaco di Reggio in pectore Luca Vecchi ha promesso che il prossimo anno (cioè il prossimo Capodanno) anche la nostra città avrà il suo bell’intrattenimento in piazza la sera del 31 dicembre.

“In effetti si poteva, anzi, si doveva fare qualcosa“, ha dichiarato a Reggio Report Vecchi, incontrato per caso al primo piano della libreria All’Arco (laddove lo incontrammo anche il 24 dicembre: un habitué, buon segno).

“Ritengo sia stato un errore non organizzare alcun veglione pubblico – ha aggiunto -. Ma è l’ultima volta che succede, e rimedieremo. Prometto che dal prossimo anno anche Reggio, magari a poco prezzo, perché non c’è bisogno di fare o di inventarsi o di invitare chissà chi, avrà la sua iniziativa popolare di piazza, gratuita e aperta a tutti”. Bravo, ben detto: nodo al fazzoletto fatto!

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Qui sotto, il puntuale e condivisibile commento apparso ieri sulla prima pagina di Carlino Reggio, scritto da Andrea Fiori.

LA CITTA’ DELL’IPOCRISIA

La scusa — degna del cabaret del Bagaglino — è che non ci sono i soldi. Cioé: una città che amministra 160mila persone e distribuisce fior di consulenze sui temi più disparati non riuscirebbe a offrire ai propri cittadini — nella notte di San Silvestro — un po’ di musica, una fetta di panettone e un dito di spumante nel bicchiere di plastica.

La verità è un’altra: la giunta, dopo aver già recitato il mea culpa 12 mesi fa, si è nuovamente dimenticata che il 31 finisce l’anno e che in tutto il mondo i governi locali organizzano feste di piazza. Certo: ci sono guai peggiori. Però Reggio non può autoproclamarsi città dell’accoglienza, dell’inclusione, ‘delle persone’, e poi scordarsi dell’appuntamento più comunitario del calendario.

Finirà così: i più fortunati (giunta compresa) in vacanza; chi può, al veglione privato; le persone sole a casa, a vedere Carlo Conti che fa il conto alla rovescia. Splendido.

L’abbiamo già detto: se nelle classifiche del Sole XXIV Ore venisse calcolato il tasso di ipocrisia, nessuno potrebbe soffiarci la medaglia d’oro.
(Andrea Fiori)

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Ed ecco, per finire, il pezzo di Benedetta Salsi (sempre sul Carlino di ieri)

“Capodanno senza festa? Be’… non ci sono soldi, questione di priorità”. Il prosindaco: “Dispiace, ma abbiamo rinunciato”

Una bella Babba Natale balla il "valzer degli imbarazzi comunali", nuova hit invernale

Una bella Babba Natale balla il Valzer Degli Imbarazzi Comunali, hit tratta dall’invernale album-cd “Scaricabarile dance”

È il valzer degli imbarazzi, dei telefoni che squillano a vuoto e dello scaricabarile tra assessori, che poi si rimpallano responsabilità e competenze. Ma, soprattutto — la spinosa questione del San Silvestro reggiano ‘dimenticato’ — è il festival delle risposte laconiche (“non c’erano soldi, dispiace… “). Si risolve così, a una manciata di giorni dal 2014, il nostro triste primato in regione: per il secondo anno consecutivo, nella notte di Capodanno, l’amministrazione non organizza alcuna festa pubblica, nessun veglione in piazza, nessun brindisi, nessun maxischermo, nessuna cover-band adolescenziale su un palco di risulta. Niente di niente. Assieme a noi, per la prima volta, i cugini piacentini.

“Rientra tra i tagli che abbiamo applicato negli ultimi anni — spiega il vicesindaco Ugo Ferrari —. Qualche scelta radicale andava fatta. Abbiamo voluto salvaguardare con molto impegno e poca spesa il Restate, ad esempio. Ma per l’ultimo dell’anno abbiamo pensato di rinunciare”. Mancano i soldi, insomma. Anche solo per un complesso musicale giovanile (che magari avrebbe accettato pure gratis e volentieri, pur di avere un po’ di visibilità).

“Non ci siamo riusciti — continua Ferrari —; vedrà poi chi ci sarà per i prossimi anni… Noi non abbiamo ritenuto di investire facendo delle scelte di priorità“. Stessa risposta, dall’assessore alla cultura Giovanni Catellani: “La giunta non ha previsto budget, perché non ritiene si debba fare questo tipo di investimento”.

“Non è di mia competenza”, dice invece Natalia Maramotti, assessore con delega a commercio e conciliazione dei tempi di vita. Strano, perché le città vicine fanno a gara pur di avere animazioni fin dalla mattina del 31, pur di attirare visitatori e, quindi, potenziali acquirenti.

L’unico mea culpa sincero arriva dalle associazioni di categoria. “Andavano misurate meglio le risorse per coprire fino al 6 gennaio… Oppure si potevano mettere in piedi spettacoli a costo zero”, chiosa Donatella Prampolini, presidente Ascom. “Credo ci sia stata una mancanza di sensibilità rispetto al Capodanno; anche noi eravamo seduti allo stesso tavolo, ma è sfuggito a tutti. Peccato, anche perché ce ne sarebbe stato proprio bisogno. Le vendite natalizie sono andate male. Stanno tutti piangendo miseria, anche il settore alimentare. E ogni iniziativa che animi un po’ la città è benvenuta. Non so se sia stata una dimenticanza o non ci fossero più soldi. Ma nella foga di organizzare tutto il resto… Probabilmente si sono distratti… “. E a noi, ora, restano soltanto i countdown in tv. (Benedetta Salsi)

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2 risposte a C’è un comune maldestro che “buca” San Silvestro:
“Ci dispiace, non ci sono soldi: questione di priorità”

Veglionissimo negato: Reggio da “città delle persone” a “città della pensione” (tutti in casa, niente panem et circenses: quest’anno vige il coprifuoco d’artificio). Mettete dei Fiori nei vostri cannoni: finalmente un collega bombarda il bromuro di gomma della giunta (“Ipocrisia”)

  1. Asteroide 423 Rispondi

    02/01/2014 alle 11:07

    Si sono proprio mangiati di tutto…pure il fantoccio.
    Chi li vota? Chi li sostiene ancora questi ‘palloncini sgonfiati’ ?
    Farei un indagine scientifica sul DNA dei reggiani…devono esserci evidenti anomalie.

  2. Colleoni Rispondi

    02/01/2014 alle 16:23

    Tutte le persone intervistate sono distratte,molto distratte……sono pericolose,non sono in grado di guidare neppure un vespino…si riposino a Villa Serena

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