30/12. Il capogruppo di Pdl-Forza Italia in Provincia, Giuseppe Pagliani, tira le somme (a suo dire molto negative) dell’anno politico che sta per terminare: “Ancora una volta – scrive il politico di opposizione – registriamo un vero e proprio bilancio di liquidazione da parte dell’ente provincia che, nonostante una riduzione dei valori dei beni che si appresta a vendere, inserisce un elenco di alienazione di beni e partecipazione che mai si riuscirà a realizzare”.
Insomma, un brindisi di Capodanno amaro, con dolci senza canditi né candidati da salvare, ma soprattutto tanto carbone nella calza dell’amministrazione provinciale. Già: niente oro, nessun incenso e tanto meno mirra, laddove Pagliani segue la stella cometa della critica politica ad alzo zero, indirizzata alla presidente Masini e di rimbalzo a tutti i “re mogi” e i remigini della giunta.
“I danni politici compiuti dalla presidente Masini a palazzo Allende in questi ultimi anni – attacca il consigliere di Forza Italia – sono a dir poco devastanti. Oltre all’ingessatura di società partecipate quali la Matilde Srl che mai è riuscita e riuscirà a trovare una soluzione riguardo all’ex convento di Montefalcone, c’è il “buco nero” creato dalla partecipazione alle società Fiere Reggio Emilia, alla società Aeroporto, all’uscita a blitz dalla società Per la casa, alla mancata vendita delle azioni di Autobrennero in parte utilizzate per partecipare all’aumento di capitale di ACT Seta, azienda di autotrasporti pubblica”.
“Alla presidente – continua Pagliani nel suo cin cin di “buon 2014” – sono da attribuirsi poi una serie di errori strategici per l’economia agro-industriale locale, si pensi all’attuale bocciatura dell’investimento a favore di un magazzino nuovo di stagionatura di formaggio Parmigiano Reggiano che porterebbe beneficio anche alle singole latterie reggiane, le quali per farsi finanziare devono dare in pegno il loro prodotto per potere ricevere nuovi affidamenti bancari. Il PDCP ha cassato anche un altro fondamentale investimento relativo all’agro alimentare locale, quello relativo al trasferimento di Pregel nell’area adiacente all’attuale cantina sociale di Arceto – posta in territorio scandianese”.
E ancora, nel lungo cahier de doléance di San Silvestro: “Notiamo che la nostra indicazione di valorizzare al massimo il personale interno dell’ente provincia, rinunciando alle consulenze esterne o riducendole a poche decine di migliaia di euro è e rimane un consiglio inascoltato, in quanto nell’anno 2012 sono stati spesi in consulenze esterne oltre 800.000 € e nei primi dieci mesi del 2013 oltre 617.000 €. A fronte di questo insieme di errori ha avuto gioco facile l’attuale ministro Graziano Delrio, ex sindaco di Reggio Emilia, ad accelerare riguardo alla cancellazione delle province”.
Insomma, di riffa o di raffa è una bocciatura su tutta la linea. “Il ministro Delrio come ente provinciale fisicamente vicino alla sua sede ha avuto palazzo Allende (sede della provincia di Reggio Emilia con a capo la presidente Sonia Masini, dalla poca capacità amministrativa e dalle tante scelte sbagliate operate), da cui probabilmente ha desunto che tutte le province italiane fossero da azzerare trasformandole in un ente di secondo livello”.