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Ultimo “stadio”? Spese comunali, che pacchia(ni)!

Dallas-Cowboys

Una cheerleader dei Dallas Cowboys

Cheerleader dei Dallas Cowboys

In conto ai contribuenti ci sarebbero anche una partita dei Dallas Cowboys (con o senza cheerleaders?) e una multa presa in treno.

“Patto” ricco mi ci ficco: spuntano richieste di rimborso (pochi episodi isolati?) per caffè, panini, taxi e hotel a 4 stelle (“Carlino” dixit).

Il caso dei 1.430 km casa-consiglio di un consigliere (in un anno) e quello delle 179 missioni di un assessore (in meno di 4 anni).

Il j’accuse irato del texano dagli occhi di ghiaccio Irali (Progetto “Greggio”), che sta passando al setaccio quintali di carte: “Uno schiaffo per chi paga”.

Errori materiali o materiale interessante? Caccia alle streghe o stregoni comunali delle note a pie’ di lista?

reggiani per esempio: se son spese fioriranno…

“Usa” e getta. Anzi no: usa pure il tuo ruolo, è un tuo diritto; poi però fatti rimborsare, eccheccazzo! Mai gettare via la pezza giustificativa dei vari o presunti esborsi: conservate, conservate, qualcuno pagherà…

Paese che vai, usanze che trovi. Un consigliere comunale dell’isola felice Reggio, nell’ambito di una fondamentale trasferta nella città della pena di morte Forth Worth, gemellata con Reggio Emilia, è andato a vedere i Dallas Cowboys (mica la Reggiana!): un partitone. Dopodiché, magari perché la squadra del cuore – cuore texano – ha perso, al rientro dagli States si sarebbe fatto rimborsare il prezzo del biglietto (dicasi ticket: è più fico) dalle generose casse dell’amministrazione pubblica. Insomma, il conto dello stadio (appena 37,78 dollari: ok, non certo una colazione da Tiffany o una “coalizione” che compra i gioielli dello stesso brand), gira che ti rigira, esborsa pure che tanto ti rimborso, sembra lo abbiano pagato i contribuenti reggiani.

A puntare il dito (a spuntare il dato) è il consigliere di minoranza Zeffirino Irali (per l’occasione discretamente “irato”) su Carlino Reggio di oggi. L’ex leghista (oggi in forza alla scuderia d’opposizione “Progetto Reggio”), forse perché ispirato dallo scandalo dei rimborsi in Regione, s’è preso la briga di andare a spulciare le domande di rimborso del comune di Reggio. Oh, sia chiaro: la madre della politica attiva è sempre incinta d’una qualche indignazione più o meno pelosa o penosa o finto-pensosa, e questo si sa, facciamoci la tara e via impugnando… ovvero: va detto che farsi rimborsare le spese di viaggio è prassi consueta, lecita e regolamentata, nonché che il budget del nostro comune capoluogo felix circa questo tipo di missioni istituzionali è stato tagliato in questi ultimi anni. Tuttavia qualche voce di spesa interessante, tra quelle vivisezionate dai molossi Irali e Giovannini (un collega) durante la loro operazione di screening contabile (ribattezzata “Progetto Greggio“, in onore dell’oro nero della città celebrata dall’indimenticata soap opera “Dallas”, quella di J.R. Ewing e Sue Ellen), c’è e farà certamente discutere.

Avvertenza: magari gli scontrini sono finiti nei “cahiers de doléances” (anche detta “Schindler’s List”, nel senso di note a pie’ di lista) per sbaglio. Un errore umano, come può capitare a tutti, perché “Errani” humanum est.

Del tipo: il 21 ottobre 2010 un amministratore dello stesso comune ha messo in conto ai contribuenti una notte all’hotel Tiziano di Roma (4 stelle: le 5 se le può permettere solo Beppe Grillo, nel senso di Movimento), per una spesa di 220 euro (frigo-bar incluso?). Un caso limite – scrive Simone Russo sul Carlino -, certo: tuttavia “gli hotel a 4 stelle (mica una pensioncina in zona stazione – ndr) ritornano in altre richieste di rimborso”.

Tra gli episodi da “braccino corto” scovati dagli occhiuti consiglieri di minoranza ci sono anche il rimborso per un caffé decaffeinato (1,05 euro) e per un ben più sostanziale “panino più viaggio in autobus” di 8,50 euro (nota a pie’ di lista del 13 dicembre 2012).

Molti, infine, tra i “soddisfatti e rimborsati” della macchina politica comunale, i rimborsi richiesti per i taxi privati (turista fai da te? no Alpitour o mezzi pubblici? ahi ahi ahi!), mentre spicca dagli “umori” della cronaca anche la “copertura” pubblica di una multa presa in treno (per aver fatto il biglietto in carrozza e non prima di salire: insomma, dai texani ai “portoghesi”…).

Gli ultimi dati emersi – anche questi da ultimo “stadio”: nel senso di Mirabello, mica di Forth Worth – sono anch’essi sugosi. Un consigliere comunale si è fatto rimborsare 1.430 chilometri (andata e ritorno: benzina super, immaginiamo) per il tragitto abitazione-Sala del Tricolore (anno 2010). Mentre un assessore globetrotter (ma soprattutto “blues brothers”: forse anche lui era in missione per conto di Dio) s’è speso – già: ma a spese di chi? – in ben 179 missioni (ammissioni? omissioni? compromissioni?) tra il 18 maggio 2009 e il 25 marzo 2013.

“I dati completi su questa prassi amministrativa – aggiunge Carlino Reggio –  saranno comunque divulgati entro pochi mesi: il 23 settembre scorso il consiglio comunale ha infatti votato un emendamento a una delibera che impone (volenti o nolenti, dolenti o “violanti” – ndr) che impone di pubblicare entro 4 mesi i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica di consigliere o assessore”.

Che dire: se son “spese” fioriranno…

Le protagoniste del calendario delle mitiche cheerleaders dei Dallas Cowboys

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